Ormai non è certamente un mistero come Microsoft guardi e con non poco interesse al Metaverso, e proprio in tal senso durante queste settimane il colosso americano ha pubblicato un nuovo brevetto in Europa, dove è possibile vedere come stiano lavorando ad una propria versione dei “guanti dedicati alla Realtà Virtuale”, il VR Glove.
All’inizio di questo mese infatti l’OMPI europea ha pubblicato il brevetto di Microsoft EP3977239, con gli ingegneri dell’azienda di Redmond che hanno svelato il funzionamento di quesi guanti all’avanguardia, dotati di recettori tattili del corpo umano, come i meccanocettori e i nocicettori, così da permettere agli utenti di ricevere tutta una serie di stimoli meccanici anche in un ambiente totalmente virtuale.
Questo permette di conseguenza di ottenere delle sensazioni tattili di pressione, vibrazione, stiramento della pelle, ecc. Ad esempio infatti, una persona può provare nella vita reale una sensazione di pressione su un polpastrello e anche una certa resistenza quando effettua tutta una serie di movimenti effettuati, mentre l’utente tocca o afferra un oggetto reale.
Microsoft continua a lavorare in vista del Metaverso
Tuttavia, tale feedback non viene percepito quando si interagisce con oggetti virtuali in un’esperienza VR o VIR, cosa questa che potrebbe far sembrare l’esperienza virtuale meno realistica ed immersa. Ed è proprio per questo motivo che nascono questi dispositivi indossabili, così da permettere agli utenti di poter godere di questi feedback anche in uno spazio virtuale.
Ed alcuni di questi dispositivi includono un meccanismo di frizione per limitare selettivamente il movimento di un’articolazione articolabile, come un’articolazione a dito, in modo che l’utente percepisca la resistenza al movimento sulla superficie di un oggetto virtuale.
Sebbene un tale dispositivo di limitazione del movimento possa simulare una forza reattiva da un oggetto solido che viene percepito su un’articolazione, il dispositivo potrebbe non fornire una sensazione tattile realistica sui polpastrelli, sul palmo e/o su altre superfici di un corpo che “entra in contatto” con l’oggetto virtuale in questione.
Per fornire la sensazione di contatto nelle esperienze VR e MR, alcuni dispositivi indossabili possono includere un attuatore tattile configurato per vibrare, oppure effettuare una pressione contro la pelle, oltre ad un attuatore per limitare il movimento articolare. Il tutto ovviamente con il costo che lievita.
E fatte queste doverose precisazioni, il brevetto di Microsoft mostra uno scenario d’uso di esempio in cui un articolo indossabile utilizza un apparato di feedback tattile per simulare un’interazione tattile con un oggetto virtuale. E prima di lasciarvi alle immagini di questi brevetti, vi segnaliamo come al momento della stesura di questo articolo non siano ancora chiari eventuali prezzo e data di uscita di questa versione targata Microsoft del VR Glove.