Un nuovo report di Bloomberg ha condiviso un’informazione piuttosto interessante: Microsoft ha promesso alla CMA di essere disposta a pagare un “monitor” di terze parti per supervisionare la bontà delle promesse fatte in sede di trattativa per l’acquisizione di Activision Blizzard.
In sostanza il colosso di Redmond ha detto all’ente antitrust del Regno Unito che pagherà di tasca propria un soggetto terzo per monitorare con estrema meticolosità il loro operato, così da poter valutare se l’azienda a cui dobbiamo Xbox manterrà oppure meno le promesse fatte ai vari organi di controllo del mercato in fase di analisi della gigantesca fusione, dal valore di circa 69 miliardi di dollari.
Facendo questo Microsoft consentirà alla CMA di non impiegare delle risorse economiche per assicurarsi che il gigante della tecnologia mantenga le sue promesse. Bloomberg ha affermato che questa promessa dell’azienda di Redmond è avvenuta nel corso dell’ultimo incontro tra le parti, con alcuni avvocati di Microsoft ed Activision Blizzard che si sono recati direttamente in quel di Londra soltanto pochi giorni fa per cercare di dissipare ogni dubbio dell’ente regolatore del mercato.
Con questa mossa il colosso americano spera di convincere l’antitrust del Regno Unito che hanno effettivamente tutte le intenzioni di mantenere le promesse fatte in fase di valutazione dell’acquisizione di Activision Blizzard, portando effettivamente per dieci anni i giochi del publisher su GeForce Now, oppure Call of Duty su console Nintendo.
Che si tratti quindi della proverbiale carta vincente per ottenere il via libera per l’acquisizione di Activision Blizzard? Ancora poche settimane e lo sapremo!
(Bloomberg) Microsoft also said it’s willing to pay a third-party monitor to oversee their compliance, the people said, a measure designed to relieve the CMA from having to devote resources to make sure the tech giant follows through on its promises.https://t.co/9Ns9uQCbQl pic.twitter.com/gQ5U0Wu8cj
— Idle Sloth💙💛 (@IdleSloth84_) March 2, 2023