Un nuovo report pubblicato dal New York Times ci ha fornito un nuovo aggiornamento per quanto riguarda l’acquisizione di Microsoft di Activision Blizzard King, concentrandosi in particolar modo sull’operato delle autorità di regolamentazione per quanto riguarda la fusione da 69 miliardi di dollari.
Microsoft ha proposto un accordo di dieci anni per portare CoD su console PlayStation
Difatti per i pochi che non lo sapessero, praticamente sin dall’annuncio avvenuto nel mese di Gennaio 2022 il colosso di Redmond ha combattuto con le autorità di regolamentazione su entrambe le sponde dell’Atlantico per ottenere l’approvazione per il suo mega accordo con i creatori di Call of Duty, Warcraft, Candy Crush e vari altri giochi importanti, con l’obiettivo di mettere le mani su questi franchise così importanti per il mondo dei videogiochi.
E Sony è senza alcun dubbio l’azienda che si sta opponendo in modo convinto all’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, mentre la maggior parte degli altri publisher ha generalmente avuto poco da ridire su questo gigantesco accordo.
I titolari di piattaforme rivali come PlayStation e Google hanno tranquillamente (e non così silenziosamente) espresso la loro “preoccupazione” alle autorità di regolamentazione, affermando che Microsoft potrebbe finire per avere troppo potere nel mondo dei videogiochi se dovesse precludere giochi come Call of Duty dalle loro piattaforme in futuro.
Ma proprio in tal senso il colosso americano ha proposto in questi giorni a Sony un nuovo accordo per portare Call of Duty su console PlayStation anche dopo l’acquisizione dalla durata di ben dieci anni, dopo quello di tre anni proposto nelle scorse settimane e rifiutato dal colosso giapponese perché ritenuto “offensivo” nei confronti degli utenti PlayStation.
E contattato direttamente dal New York Times, Sony non ha voluto commentare il report in questione sull’accordo di licenza di 10 anni, affermando che Microsoft ha una “storia” di industrie “dominanti” e che “le scelte dei giocatori scompariranno”, senza spiegare esattamente a quali scelte si riferiscono.
Windows Central ha quindi aggiunto una supposizione piuttosto interessante: Sony sarebbe preoccupata di perdere una merce di scambio e una proposta di valore poiché l’offerta di Xbox Game Pass con Call of Duty, a 10 dollari al mese, sarebbe molto difficile da contrastare anche se CoD continuasse ad uscire su PlayStation al prezzo di 80 Euro.
Detto questo, New York Times ha riportato le seguenti dichiarazioni di Phil Spencer:
“La prima telefonata che io e Satya abbiamo fatto dopo l’annuncio dell’accordo è stata al CEO di Sony per dire ‘Ehi, manterremo Call of Duty sulla tua piattaforma”