Proprio in queste ore oltre sessanta compagnie, tra le quali non possiamo che citare Microsoft, EA e Gearbox, hanno deciso di firmare una lettera contro la proposta di legge del Texas anti-trans. Difatti facendo un passo indietro, nel corso della giornata del 22 febbraio 2022 il governatore del Texas Greg Abbott ha emesso un ordine per i servizi di protezione dell’infanzia, per indagare sulle famiglie di bambini transgender che ricevono assistenza sanitaria per abusi sui minori.
Ed in seguito a questo fatto, il giorno dopo Abbott ha invitato tutti i texani ed i professionisti settore a denunciare i genitori per “abuso di minori” con la minaccia di un’accusa di negligenza penale. A questo punto ben 65 aziende, tra cui diversi giganti del mondo dei videogiochi come Electronic Arts, Gearbox Entertainment e Microsoft, hanno firmato una lettera organizzata dall’organizzazione LGBTQ Human Rights Campaign che “invita [il] governatore ad abbandonare gli sforzi anti-LGBTQ+”.
Microsoft ed altre 60 aziende si oppongono alla legge del Texas
Rebecca Marques, la direttrice di HRC del Texas, ha pubblicato oggi in rete la copia dell’annuncio pubblicato direttamente sulle pagine del Dallas Morning News:
“Le nostre aziende fanno affari, creano posti di lavoro e servono i clienti in Texas. Chiediamo ai nostri leader pubblici, in Texas e in tutto il paese, di abbandonare gli sforzi per inserire la discriminazione nella legge e nella politica. Non è solo sbagliato, ha un impatto sui nostri dipendenti, sui nostri clienti, sulle loro famiglie e sul nostro lavoro..”
Molti dei firmatari di questa importante lettera, tra cui troviamo appunto EA, Microsoft e Gearbox, sono membri di Texas Competes, una rete aziendale pro-LGBTQ. L’amministratore delegato di Texas Competes, Jessica Shortall, ha affermato al noto portale online Kotaku che molte aziende del Texas stanno avendo difficoltà ad assumere nuovi dipendenti, visto che molti di questi stanno rifiutando l’offerta di lavoro ricevuta una volta ricevuta la proposta di trasferirsi in Texas.
E questo perché alcune scelte politiche del Texas contro i diritti dei transgender hanno creato un ambiente ostile per le persone trans e per le loro famiglie.