Ormai da un po’ di tempo a questa parte si parla a più riprese sul web della gigantesca acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, con l’accordo ufficializzato a fronte di un investimento di circa 70 miliardi di dollari. E come ci dicevamo poco sopra, vista l’assoluta importanza che ricopre questa acquisizione per l’intera industria dei videogiochi, i vari enti antitrust sparsi per il mondo stanno analizzando attentamente la situazione per capire cosa accadrà al medium una volta che il colosso di Redmond metterà effettivamente le mani sul publisher americano.
L’ente antitrust UK emetterà il proprio verdetto sull’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft nel corso del mese di Marzo 2023
E tra questi enti troviamo anche il Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, che ha rivelato nei giorni scorsi di essere entrati ufficialmente nella seconda fase delle indagini dei documenti riguardanti la gigantesca operazione di mercato di cui sopra, fissando la scadenza di questa nuova fase al mese di marzo dell’anno prossimo, il 2023.
Questo vuol dire quindi che entro i primi primi mesi del prossimo anno, l’ente antitrust UK emetterà ufficialmente il suo verdetto in merito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, con il colosso di Redmond quindi che in quel periodo capirà finalmente se potrà mettere o meno le mani su alcune delle Proprietà Intellettuali più importanti del mondo dei videogiochi, tra le quali è impossibile non citare Call of Duty, World of Warcraft, Overwatch 2, Crash Bandicoot e Diablo.
Questa scadenza rivela inoltre anche un ulteriore elemento che potrebbe passare inosservato per una nutrita fetta di giocatori: Sony ha tempo fino ai primi mesi del 2023 per convincere il Competition and Markets Authority che l’acquisizione di Activision Blizzard possa rappresentare una seria minaccia per il mercato, visto che stando alle loro precedenti dichiarazioni la libera concorrenza verrà messa a dura prova da questa operazione di mercato di Microsoft.