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Home»Notizie»Xbox»Microsoft-Activision: probabilità dell’80% per la buona riuscita dell’affare, secondo un analista

Microsoft-Activision: probabilità dell’80% per la buona riuscita dell’affare, secondo un analista

Vera Glebova, analista di mercato in forze presso il noto portale online specializzato Seeking Alpha, ha affermato che secondo le sue Microsoft
Alberto RossiBy Alberto Rossi30 Ottobre 2022
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Microsoft Activision Blizzard Xbox
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Vera Glebova, analista di mercato in forze presso il noto portale online specializzato Seeking Alpha, ha affermato che secondo le sue previsione l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft ha l’80% di possibilità di concludersi positivamente per il colosso americano.

Difatti l’analista afferma come abbia già in passato analizzato l’acquisizione di Activision da parte del colosso di Redmond, prevedendo che l’operazione sarebbe stata probabilmente approvata da tutte le autorità di regolamentazione, visto che a suo non avrebbe influito sulla competitività del mercato, con questi enti antitrust che di conseguenza non avrebbero visto un pericolo di monopolio in seguito all’acquisizione da parte di Microsoft.

Invece ora Glebova crede che ci siano l’80% di possibilità che l’affare si concluda positivamente per il colosso americano, con il restante 20% che invece si pone a sfavore della buona riuscita dell’affare. L’analista afferma come siano passati più di 10 mesi dall’annuncio dell’acquisizione, ma questo è un periodo un po’ troppo ristretto per dire che qualcosa non stia effettivamente andando secondo i piani.

Questo perché era lecito attendersi che le autorità di regolamentazione iniziassero ad indagare a fondo sull’accordo, con la CMA e la Commissione UE che hanno iniziato a raccogliere tutta una serie di prove riguardanti l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft in questi mesi, e si prevede che la FTC sarà la prima su tre a pubblicare un rapporto finale entro la fine di novembre.

La donna fa inoltre notare come sia interessante costatare che l’acquisizione del colosso americano ha già ricevuto il via libera dal regolatore brasiliano (“CADE“), con l’ente che ha dichiarato quanto segue:

Nonostante tutte le preoccupazioni per l’accordo, l’obiettivo principale di CADE è promuovere il benessere dei giocatori brasiliani piuttosto che difendere gli interessi di alcune società o dei loro concorrenti.

E Vera Glebova è decisamente concorde con questa dichiarazione, affermando quanto segue:

Onestamente non riuscivo a pensare a un modo per esprimerlo meglio. Questo è precisamente l’intero scopo delle commissioni antitrust: proteggere i consumatori.

80% di possibilità per l’approvazione dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft: ma perché?

L’analista fa notare come tutti e tre gli enti dovranno rilasciare un comunicato stampa convincente nel caso decidano di bloccare questa acquisizione. E proprio a riguardo, Glebova non vede particolari problemi in merito a questo accordo, anche ammesso che Call of Duty, uno dei più grandi franchise di giochi, possa approdare su Game Pass diventando un’esclusiva Xbox in futuro.

Questo perché a suo avviso non c’è niente di unico in Call of Duty, oltre a non esserci niente di così speciale in tutti i contenuti di Activision Blizzard. Il motivo del successo finanziario di Activision risiede infatti secondo lei nell’integrazione intelligente degli acquisti in-game, non nei migliori giochi venduti ad un prezzo premium.

La donna inoltre si chiede per quale motivo le autorità di regolamentazione non abbiano sollevato dei problemi simili anche per quanto riguarda l’acquisizione di Bungie da parte di Sony, visto che il colosso giapponese potrebbe rendere Destiny un’esclusiva PlayStation.

Il secondo motivo per cui l’analista crede che Microsoft riuscirà a completare questa acquisizione è che solo Sony pare avere problemi con questa operazione, con tante altre società, come Take-Two, che si sono schierate a favore di questa acquisizione.

Inoltre qualora l’accordo verrà bloccato, Microsoft ha tutto il diritto di andare in tribunale. E secondo lei in questo caso per la società sarà molto più facile dimostrare che l’acquisizione non influirà sulla competitività del mercato dei videogiochi, chiedendo agli enti antitrust di dimostrare il contrario.

Microsoft Activision

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