Stando alle informazioni che stanno emergendo in rete proprio in queste ore, la Japan Fair Trade Commission, l’ente antitrust del Giappone, ha dato il via alle fasi di indagini riguardanti l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
L’ente antitrust del Giappone dà il via alle indagini per l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft
E questa è una novità decisamente importante per un semplice motivo, che merita assolutamente di essere esposta correttamente senza timore di smentita: visto che Microsoft possiede delle quote di mercato decisamente esigue in quel del Giappone (ovviamente se paragonate alle vendite realizzate dalla diretta concorrenza rappresentata da Nintendo e Sony), l’acquisizione verrà quasi certamente autorizzata senza porre particolari limitazioni al colosso americano.
Questo perché ricordiamo che i vari enti antitrust sparsi per il mondo sono chiamati a tutelare esclusivamente il mercato di appartenenza, senza quindi tenere conto della concorrenza in tutto il mondo. Quindi in sintesi, la Japan Fair Trade Commission deve valutare se il colosso di Redmond in seguito all’acquisizione di Activision Blizzard otterrà un tale potere capace di danneggiare irrimediabilmente la concorrenza (e di conseguenza il mercato).
Ma come dicevamo poco sopra in questo articolo, tale ipotesi appare al momento della stesura di questo articolo come totalmente irrealistica, visto che Nintendo e Sony vendono nettamente più di Microsoft in quel del Paese del Sol Levante.
Inoltre è bene specificare come anche i titoli di Activision Blizzard vendano nettamente meno in Giappone rispetto al resto del mondo, ed in tal senso basti pensare ai vari capitoli di Call of Duty che non esercitano chissà quale fascino sul pubblico giapponese.
Visti questi elementi quindi è praticamente scontato che la gigantesca acquisizione del colosso di Redmond venga autorizzata agilmente in Giappone al termine delle indagini.