Ormai ogni giorno che passa vedere uscire delle nuove notizie riguardanti la gigantesca fusione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, con Sony impegnata a cercare di fare saltare quest’acquisizione destinata a cambiare per sempre il mondo dei videogiochi. Stando alle informazioni che stanno emergendo in rete in queste ore, pare che l’azienda di giapponese abbia chiesto al colosso di Redmond di sfruttare il PlayStation VR2 con i prossimi capitoli di Call of Duty.
Difatti come segnalato da Windows Central, un nuovo documento della CMA potrebbe aver rivelato che Sony spera di ottenere dall’accordo con Microsoft anche l’obbligo del supporto al PlayStation VR2 con i nuovi capitoli di CoD, così da avere dei titoli realmente capaci di spingere le vendite del nuovo visore per la Realtà Virtuale.
Dando un’occhiata alla sezione redatta nei documenti dell’ente antitrust del Regno Unito, e nello specifico ad una una nota a pagina [12], è possibile notare la presenza di PS VR2, che la CMA ha chiaramente dimenticato di rimuovere. La sezione in questione redatta riguarda i rimedi di cui Sony sarebbe potenzialmente soddisfatta, dove tra questi troviamo appunto l’obbligo al supporto al nuovo visore per la VR di PS5.
Purtroppo non sappiamo quali siano le altre richieste effettuate da Sony per dare il suo benestare all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, e né tantomeno sappiamo quale sia stata la risposta dell’azienda di Xbox a queste richieste.
Ma nonostante ciò non stupisce per nulla vedere che Sony voglia spingere le vendite di PlayStation VR2 sfruttando Call of Duty, visto che al momento è l’unico grosso publisher in ambito console ad essere interessata alla Realtà Virtuale.
Al netto di questa importante novità, nei giorni scorsi Microsoft ha affermato che 10 anni di accordo per Call of Duty sono più che sufficienti per Sony per realizzare un titolo simile.