Il successo di Marvel’s Spider-Man 2 è legato alla presenza di protagonisti in cui è facile immedesimarsi. Lo ha spiegato il creative director del videogioco, Bryan Intihar, riferendosi ovviamente a Peter e Miles nella loro vita quotidiana e non in quella da supereroi.
Parlando con la BBC nelle ore successive al lancio del gioco, Intihar ha spiegato che molte delle decisioni prese in fase di sviluppo a proposito dei due protagonisti sono state legate proprio al loro lato umano. Per immedesimarsi in loro era necessario mostrare anche le loro difficoltà di tutti i giorni, come quella di diventare grandi e di costruire e/o rompere relazioni.
Rispetto ad altri personaggi Marvel, in Peter e Miles è più facile identificarsi perché sono solo due ragazzi qualunque che conducono una vita normale. Ovviamente possono contare su un potere straordinario, ma è come se questa fosse una parentesi che rende le loro vite un po’ più speziate.
Io amo Tony Stark, ma è difficile identificarsi con un miliardario, o no? E guardiamo Thor. Grande eroe, ma come riconoscersi in un dio?
Che sia anche questo uno dei segreti del successo di Marvel’s Spider-Man?