Ogni videogioco ha una sua filosofia, che inizia con un’idea nelle menti di pochi ed eccelsi geni creativi. Quest’idea, come nel film Inception, viene innestata in altrettanti menti di tutti coloro coinvolti nel suo percorso di sviluppo. La speranza è una sola: questo seme che prende il nome di idea, oltre ad attecchire, darà alla luce un qualcosa di solido, sano, forte e rigoglioso? E se la premessa “comune” è questa, figuratevi quando si viene coinvolti in un progetto dell’Universo Marvel. Le gambe tremano, l’adrenalina viaggia a mille, e accanto a quella idea si affianca una volontà “adamantina”: essere unici e originali.
NetEase Games non è l’ultima arrivata sulla scena videoludica, e ancora si gode il successo di Naraka: Bladepoint. Da veri “maligni”, eravamo pronti ad accogliere un nuovo more-of-the-same che si distingueva per il cambio di scenografia e stile, ma non nella filosofia. Ci sbagliavamo. L’esperienza maturata in questi anni ha permesso agli sviluppatori cinesi di interpretare al meglio quelli che erano gli orientamenti e i gusti della community “competitiva”, raccogliendo una mole di dati e informazioni super preziosa.
Ed è sulla scorta di questo ricco tesoro che sono state erette le fondamenta di Marvel Rivals, con la solida certezza che, una volta messa la prima pietra, la strada tracciata sarebbe stata sicuramente quella giusta. In questa closed alpha che ha visto coinvolto solo 30.000 giocatori in tutto il mondo (ebbene sì, noi c’eravamo), gli sviluppatori hanno messo in campo 19 supereroi – sia buoni che cattivi – impegnati in 3 mappe e 3 modalità di gioco. Tanto? Poco? Giusto? La verità è che non ci siamo posti nessuna di queste 3 domande, visto che il focus era tutto puntato sul bilanciamento del gameplay.
Il primo impatto è stato eccezionale. Server solidi, matchmaking rapidi e zero comportamenti scorretti. Il roster iniziale ci ha convinto e subito abbiamo stretto un patto emotivo con alcuni dei personaggi ivi presenti. In questi 7 giorni di gioco ci siamo fatti un’idea di quello che attualmente è e di come in prospettiva si evolverà Marvel Rivals. Le prime impressioni, non ve lo nascondiamo, sono estremamente positive, con una riserva circa alcune perplessità. Ecco, quindi, l’esito della nostra prova in anteprima di Marvel Rivals, attualmente, vi ricordiamo, ancora in versione closed alpha.
Le sfide e le aspettative del gameplay
Dopo aver osservato, con molta attenzione, i lavori preparatori di Marvel Rivals ci siamo fatti un’idea circa quello che avremmo trovato dinnanzi a noi a partire dal 10 maggio e per le successive 10 giornate di closed alpha. Un TPS (Third Person Shooter) fortemente votato all’azione – infuso “a palla” di Marvel Style – con degli scenari caratterizzati da un’elevata distruttibilità. Ebbene, queste premesse iniziali sono state tutte mantenute.
I 19 eroi a disposizione ci hanno permesso di saggiare numerosi stili di gameplay. Melee, medio-corto raggio, lunga distanza, ad area, supporto, cure, tank e chi più ne ha più ne metta. NetEase Games ha voluto enfatizzare al massimo il concetto di gioco di squadra, e per farlo ha macrocategorizzato gli stili dei diversi personaggi presenti in questa closed alpha in 3 grandi tipologie: Tank, DPS e supporto.
Ogni stile di combattimento non vive in una dimensione a sé stante, ma si combina con altri per dare vita a delle abilità uniche. Oltre all’attacco primario e secondario, vi sono infatti delle mosse combo che interessano solo alcune coppie di personaggi, i quali possono alternativamente recitare in altri duetti (sommando così le named combo). Questa logica geniale, concepita in squadre da 6, aiuta a rendere ogni team fluido e sinergico sia in fase offensiva che difensiva. Restando nell’orbita delle abilità a disposizione, in Marvel Rivals vi è anche una mossa dedicata al movimento ed una che rientra nel novero delle Super. Ognuna di esse è soggette a cooldown per cui l’utilizzo di quest’ultime è soggetto anche a strategia.
Le poche modalità e mappe a disposizione sono state utili per cogliere il meglio (e anche il peggio) dei 19 stili di gameplay a disposizione. Antipatie e simpatie sono da mettere in conto (anche con dei retaggi che provengono dall’universo cinematico e non).
Comparto tecnico ed ipotesi legate al futuro
È fondamentale sottolineare che Marvel Rivals è al momento in fase alpha e, in questo senso, sembra davvero che NetEase sia già ad un ottimo punto in termini di stabilità e performance di gioco. La preoccupazione degli sviluppatori nel voler rilasciare un titolo disegnato sui giocatori è sottolineato anche dai diversi sondaggi proposti, in ognuno di essi le domande a disposizione dei giocatori hanno spaziato dall’efficienza dell’hud di gioco fino alle abilità dei personaggi e quanto e come le combinazioni funzionino in game.
Non lo nascondiamo, i sentimenti che ci ha scatenato Marvel Rivals ci hanno riportato direttamente alle prime e fantastiche fasi di quello che sarà il competitor ufficiale: Overwatch. Le ore passate a giocare le stesse mappe a ripetizione sono volate, così come la sensazione legata alla curva di difficoltà e di apprendimento è riuscita ad intrigare ed appassionare, spingendoci a testare ogni eroe disponibile in tutte le sue sfaccettature.
È innegabile quanto NetEase si trovi ora tra le mani una vera e propria miniera d’oro in termini di longevità di gioco: l’universo Marvel ha tutto il potenziale per sfornare eroi e season a ripetizione: il fattore X si concentrerà però sul bilanciamento dei champ e sulla variabilità di un meta potenzialmente complesso se consideriamo la pluri-dimensionalità del gameplay, che vedrà numerosi personaggi “volanti” tanti quanti saranno quelli che rimarranno piedi a terra. Come Ovewatch ci ha sempre insegnato, combinare un MOBA con uno sparatutto equivale a manipolare del plutonio: il disastro è sempre potenzialmente dietro l’angolo.
Competizione come mantra
Marvel Rivals è approdato in fase Alpha con la modalità ranked disponibile a soli 2 giorni dal lancio, così come un torneo interno al quale le diverse fazioni potevano iscriversi. Il percorso sembra quindi già ben strutturato e pronto per un futuro colorato di Esports e Tornei di ogni genere. Una boccata d’aria fresca nel settore che da sempre brama nuovi titoli viabili per i cyberatleti di tutto il mondo, pronti a mettersi in gioco e (magari) costruirsi la carriera che hanno sempre desiderato.
Purtroppo i giorni a disposizione per studiare ed approfondire ogni micro-dinamica del gioco stanno per volgere al termine, ma i risultati incassati da Marvel Rivals sono decisamente promettenti. L’hype generato attorno al titolo non è andato scemando, è invece cresciuto costantemente, accrescendo la vorace attesa peer la release ufficiale (prevista per il 2025) così come un senso di malinconia al pensiero che questa fase alpha stia già per finire e dovremo attendere pazientemente l’arrivo della beta per scatenare l’inferno nei panni del nostro supereroe (o supercattivo) preferito. Questa è decisamente una sensazione che gli appassionati del genere non provavano da anni e che lancia un messaggio chiaro a NetEase: la strada è quella giusta, non perdete il focus.