Progettista di hardware di giorno, giocatore incredibilmente capace di notte – questo è Mark Cerny. I trionfi videoludici dell’architetto di PlayStation 5 e PlayStation 4 sono stati ben documentati fino a questo punto, e il suo appetito per la caccia ai trofei sembra insaziabile. Ha guadagnato Trofei di Platino in Demon’s Souls, Returnal e Cuphead – tre dei titoli più difficili per PlayStation – e ora ha aggiunto Deathloop alla lista.
Ovviamente Deathloop non è così difficile come gli altri giochi che abbiamo appena menzionato, ma Mark Cerny ha chiaramente apprezzato molto lo sparatutto di Arkane. Su Twitter, ha scritto: “Così originale… e così stiloso, ha davvero meritato il premio per la miglior direzione di gioco ai TGA. Grazie Arkane!“
In effetti, Deathloop ha vinto un paio di premi ai The Game Awards 2021 – ovvero Best Game Direction e Best Art Direction. Quando è uscito per la prima volta a settembre, molti membri della critica sono impazziti per l’esclusiva PS5, ma in realtà non ha vinto molti premi come gioco dell’anno. Tuttavia, questo non farà cambiare idea a Cerny, che è felice di definirsi un fan.
Se siete interessati, trovate la nostra recensione di Deathloop a questo link.
“Deathloop è una bomba. Non ci sono mezzi termini per definire diversamente l’ultimo capolavoro di Arkane Lyon: un concentrato di giocabilità, idee strepitose, meccaniche ispiratissime e stile da vendere che, una volta provato, catapulterà il giocatore in un loop da cui sarà impossibile uscire indenni. Lo studio francese si prende carico di una tematica abusatissima, quella del ciclo temporale, reinterpretandola in un modo che mai si era visto prima: un’idea folle e metodica, che si alimenta su sé stessa iterazione dopo iterazione dipanando sotto di sé un sotto-universo fatto di alternative e possibilità. Deathloop non è uno sparatutto in prima persona, anche se si sparerà molto; non è un roguelike, anche se di cicli ne farete tantissimi; semplicemente, è l’idea folle che rivoluziona un genere, un caleidoscopio supportato da meccaniche vincenti e da una narrazione spaziale. Una spy-story che non solo sfida le leggi del tempo, ma che piega completamente quest’ultimo ai desideri, ai gusti e alla sperimentazione di chi stringe il pad tra le mani. Un’esperienza indimenticabile, mesmerizzante, trascendentale. E noi ne vogliamo ancora.”