Durante il video teardown di Xbox Series S, il team di esperti di Digital Foundry ha estratto l’SSD interno della piccola console di Microsoft per mostrarlo in video nella sua interezza, ma nell’ultimo DF Direct Weekly, Richard Leadbetter ha svelato che in realtà l’ha fatto anche per provare ad inserirlo all’interno dell’ultima console di Sony, PS5.
PS5 è stata recentemente aggiornata per supportare gli aggiornamenti di archiviazione PCI Express 4.0 basati su NVMe, quindi cosa succede quando un SSD Xbox Series S viene estratto dalla console e inserito invece in PS5? Sulla base dei test, la console funzionerà con qualsiasi unità PCIe gen 4 NVMe. L’unico requisito è quello di cercare velocità di lettura minime di 5500 MB/s. Ovviamente, la larghezza di banda teorica dell’unità Xbox è molto più bassa (circa 2400 MB/s) ma il punto è che le unità a velocità inferiore funzionano, Sony tuttavia consiglia di non usarle.
Inserire un’unità SSD di Xbox Series S nello slot di PS5 inizialmente sembra promettente: l’unità viene riconosciuta dal sistema e invita il giocatore a formattarla. L’unico problema è che la formattazione non viene mai completata, Digital Foundry è arrivato al 13% di completamento e successivamente la console esegue un hard reset, quindi è necessario rimuovere l’unità, dopodiché il sistema torna in vita, anche se in modalità 480p, prima che il database dell’unità venga ricostruito e torni di nuovo in attività.
Inoltre, l’SSD di Xbox Series S è sostanzialmente da buttare, poiché non ha funzionato più dopo aver fatto questo test, dunque ovviamente come si dice in questi casi “non provateci a casa”, Digital Foundry è un team di esperti che sperimenta e prova anche queste cose che attirano la curiosità dei giocatori, per cui meglio lasciare sempre questo tipo di test a loro. In ogni caso, è interessante vedere come l’unità venga comunque riconosciuta dalla console di Sony, poco prima di renderla inutilizzabile per sempre, però.