I licenziamenti nel settore dei videogiochi stanno continuando nel 2024 con una frequenze superiore a quella vista lo scorso anno. Che la tendenza sarebbe continuata era prevedibile, ma forse non con queste proporzioni.
Come ricorda VGC, l’annuncio dei 1900 tagli dato ieri da Microsoft porta il totale dei dipendenti che hanno perso il loro lavoro nell’industria videoludica a 5670. Parliamo di appena 26 giorni dall’inizio dell’anno, il che dà un’idea della gravità del fenomeno.
Il problema è che molto spesso questi licenziamenti si accompagnano a vere e proprie cancellazioni di progetti (come nel caso del videogioco di Blizzard) e chiusure di studi, come la divisione publishing di Riot Games e i tagli in Gearbox Software, CI Games e Unity.
Per dare qualche riferimento, nel 2023 sono stati licenziati 10500 dipendenti, mentre nel 2022 il totale si era fermato a 8000. Con quasi 6000 persone che hanno già perso il lavoro a gennaio, la situazione è funesta e viene da chiedersi che cosa porterà il 2024 se non arriverà qualche scossone importante nell’industria dei videogiochi.