I licenziamenti nel mondo dei videogiochi nel 2023 hanno raggiunto l’impressionante cifra di 9000 dipendenti che hanno perso il lavoro. Del totale sta tenendo traccia un sito dedicato da uno sviluppatore preoccupato dalla situazione in corso.
Come ricorda VGC, al momento le compagnie che negli ultimi mesi hanno licenziato il maggior numero di persone sono Unity (1,165), ByteDance (1,000), Embracer Group (964), Epic (830) e Amazon (715). Come abbiamo riportato in modo costante, altre compagnie che hanno fortemente ridimensionato la loro forza lavoro sono Xbox Game Studios, Sony Interactive Entertainment, CD Projekt, Ubisoft, Riot Games, Blizzard, Crystal Dynamics, Electronic Arts, Take-Two, BioWare, Striking Distance, Team17, Frontier Developments, Telltale Games, Digital Extremes e Digital Bros.
Solo poco fa abbiamo riportato la notizia della chiusura di un altro studio da parte di Embracer Group. Le voci che circolavano a proposito della chiusura di Free Radical Design si sono concretizzate portando alla perdita di lavoro per altri 80 dipendenti.
Alcuni analisti leggono la situazione in corso come un adattamento dell’Industria dopo il boom degli anni della pandemia. In quel periodo la grande crescita dell’utilizzo dei videogiochi ha portato alla nascita e all’espansione di nuovi studi, ad acquisizioni importanti e ad altre manovre espansive. Ora la contrazione economica che tocca anche altri settori dell’economia si sta traducendo per le grandi compagnie nella necessità di ridurre i costi a partire dal personale.
Per il momento non sembrano esserci indicazioni che la tendenza possa rallentare nel 2024. Ricordiamo che anche Geoff Keighley è stato accusato da alcuni giornalisti di non aver dato spazio a questa triste realtà del mondo dello sviluppo nel corso dei suoi The Game Awards.