Il genere degli extraction shooter nel corso degli ultimi anni è esploso. Escape from Tarkov, Hunt: Showdown e Deep Rock Galactic restano gli esponenti più di spicco, con i rispettivi alti e bassi. Approcci diversi al genere li abbiamo visti in Quasimorph, un extraction RPG ancora in Early Access; e il nostrano Zero Sievert, che semplifica Escape from Tarkov unendolo a Stalker e offre una prospettiva dall’alto. A breve, però, arriverà anche Level Zero: Extraction, sviluppato da DOGHOWL Games e pubblicato da tinyBuild.
Dal 2022 ne è passato di tempo, ovvero dalle prime coperture offerte dagli amanti del genere. Per chi non conoscesse il progetto, si tratta di un survival horror che mescola Escape from Tarkov con Alien: Isolation. Un incrocio intrigante sulla carta che, con piacere, abbiamo potuto provare in vista della Open Beta pianificata per questa estate. Ecco a voi l’anteprima di Level Zero: Extraction.
Level Zero: Extraction potrebbe stupire
Il concept dello studio ucraino porta quindi al pubblico un’esperienza PvPvE asimmetrica, quasi totalmente multigiocatore. Da un lato si trovano un massimo di dodici giocatori (solo o in squadra da massimo 3 player), mercenari alla ricerca di oggetti di valore e risorse tra stazioni spaziali e centri di ricerca. Dall’altro, due alieni (sempre controllati da umani) il cui compito è eliminare qualsiasi minaccia non-aliena. L’obiettivo dei primi, naturalmente, è quello di raccogliere un certo numero di manufatti prima di procedere con l’estrazione.
La premessa dell’extraction shooter tradizionale con scontri tra PMC si unisce pertanto all’orrore delle creature ignote. Gli sviluppatori lo definiscono come il nuovo titolo di riferimento per coloro che hanno apprezzato anche GTFO, Dark & Darker, Phasmophobia o The Outlast Trials e, in fondo, solo descrivendo l’idea si riesce a capire il motivo.
Per di più, durante la prova anticipata abbiamo potuto constatare che Level Zero: Extraction è anche più accessibile rispetto ad esperienze come quelle citate finora. Non adotta affatto un modello complesso, nonostante la varietà di approccio al gioco. Anzi, risulta uno degli extraction shooter più adatti per chi non riesce ad apprezzare le succitate alternative. Non è hardcore nelle meccaniche, tantomeno stancante. Offre anche due tutorial inediti per lasciare al giocatore meno incognite possibili. In altre parole, può davvero dare un contributo notevole al genere – in attesa di un altro promettente progetto, Marathon.
Il gameplay: orrore e furore
La convergenza di umani e alieni avviene in maniera del tutto strategica. Il gameplay di Level Zero: Extraction richiede di essere continuamente cauti. È prevalentemente silenzioso e presenta picchi di azione contro altri PMC o contro le mostruosità, dalla durata comunque limitata.
Sfidare gli altri mercenari con armi da fuoco (decisamente da aggiustare, dato il time to kill rapidissimo) e corpo a corpo non richiede un approccio realistico ai combattimenti. Se da un lato ciò contribuisce a rendere il prodotto più avvicinabile, dall’altro rimuove proprio la bellezza tattica a tutto tondo del PvP, trasformandosi potenzialmente in noia per coloro che apprezzano maggiormente la potenza dell’atmosfera offerta per esempio da GTFO o Escape from Tarkov.
L’orrore dei mostri, che vanno affrontati con fonti di luce anziché con i proiettili, viene per di più ampliato da un comparto audio ancora imperfetto, che favorisce l’adozione di strategie stealth da parte di qualsiasi giocatore. Sarebbe gradevole anche la presenza di più tipologie di creature opposte agli umani, ciascuna con i suoi punti di forza e debolezza.
Sbilanciato e lento
Si manifesta oltretutto una lampante differenza nel divertimento offerto dalle due esperienze. Il gameplay lento e tattico degli umani viene controbilanciato da una quantità e potenza esagerate degli strumenti a loro disposizione per sconfiggere gli alieni. Si aggiunge poi la mancanza di progressione in caso di insuccesso nell’estrazione, che potrebbe rendere poco gratificante giocare dalla parte dei PMC.
D’altro canto, gli alieni hanno poche opportunità di attacco e un gameplay più passivo, rendendo il tutto più strategico e divertente ancora. Godono di respawn continui e abilità temporanee, forse le risorse più importanti in loro possesso. In aggiunta, ottengono una progressione differente e continua, garantita dopo ogni partita.
In altre parole, Level Zero: Extraction deve cambiare. C’è una visione d’insieme ma va messa a fuoco e bilanciata in maniera tale che tutti i giocatori possano ritenersi soddisfatti. Può ancora stupire? Certo che sì, ma, allo stato corrente, si può solo storcere il naso, apprezzando alcune caratteristiche uniche – tra cui la precedentemente citata gestione della luce per sconfiggere gli alieni – e criticandone diverse altre.
Dubbi sulla longevità
Il fatto che Level Zero: Extraction richieda la presenza di dodici giocatori per un’esperienza completa ci ha fatto sorgere dei dubbi in merito alla longevità. Affinché possa risultare giocabile a lungo servirà una community continuamente attiva. Utenti provenienti da EFT e Dead by Daylight, oltre che amanti di FPS dai connotati horror, sono indubbiamente i giocatori che, con ogni probabilità, costituiranno il gruppo centrale originario. Tuttavia, ne servirà un numero considerevole.
Bisogna poi monitorare il supporto nel corso dei prossimi anni. La roadmap promette l’aggiunta di nuove mappe, boss PvE gestiti dall’intelligenza artificiale, quest più complicate, non lineari e numerose. L’incremento del numero di armi e possibilità di personalizzazione è stato un passo avanti in questa build, ma il gioco in toto va bilanciato di più. Come se non bastasse, ora si il titolo si trova nel mezzo tra survival horror ed extraction shooter, con gli sviluppatori che vogliono muoversi verso quest’ultima direzione. Ergo, manca ancora una identità ben definita.
Lo studio, piccolo e ambizioso, dovrà lavorare molto per apportare le dovute modifiche e passare dalla fase Beta all’Accesso Anticipato con meno intoppi o lacune possibili. Le differenze tra la Closed Beta e la Open Beta fanno sorgere ancora dei dubbi, ma rendono chiaro l’obiettivo degli sviluppatori: arricchire con cura il gioco per lanciarlo in uno stato adeguato. Non deve aspirare ad essere immediatamente l’extraction shooter più voluto e apprezzato, ma un’opzione aggiuntiva unica nel genere, in grado di ottenere fortuna nel settore.