L’obiettivo di rilanciare il mondo degli RTS e strategici in toto è chiaro e condiviso da molti sviluppatori. Nella nostra recente anteprima di Cataclismo abbiamo potuto osservare uno dei progetti più interessanti nel genere, sebbene sia un Early Access che richiederà ancora diverso tempo per raggiungere la versione definitiva. L’idea dell’Accesso Anticipato è comunque una delle più apprezzate: basta vedere il caso di Manor Lords, lo strategico più atteso dell’anno. Oppure, ora, lo dimostra alla stessa maniera Stormgate.
Lanciato su Kickstarter nel 2023 e forte di 2,3 milioni di dollari forniti dai backers, ora è finalmente giunto nella prima build ufficialmente giocabile come titolo Free-to-Play. Sviluppato da ex membri di Blizzard, esperti che hanno lavorato su Warcraft 3 e StarCraft II, ha come obiettivo quello di dare vita a un nuovo franchise capace di ridare smalto al genere, a questa tipologia specifica di RTS più dinamici, rapidi e con un’esperienza essenziale ma hard to master. Ci riesce? Scopritelo nell’anteprima di Stormgate.
L’esperienza si sente
Le premesse sono molto interessanti. Stormgate è un RTS ispirato a Warcraft 3 e StarCraft II, sviluppato da veterani che vi hanno lavorato. Per l’esattezza, l’intero team ha lavorato presso Blizzard: dal Production Director Tim Morten (ha coperto lo stesso ruolo per StarCraft II e C&C: Generals 2) a Cara LaForge, precedentemente Senior Program Manager presso Blizzard Esports.
Dal design dei personaggi alla struttura del gameplay, passando per la scrittura della storia e la creazione futura di un ecosistema competitivo di alto livello, Frost Giant Studios ha tutte le carte in regola per rendere Stormgate il nuovo punto di riferimento negli RTS.
Stormgate nasce come uno strategico in tempo reale che eredita i punti di forza di progetti del passato, e li rende più moderni. Addio alla freneticità esagerata di StarCraft II, e un caloroso benvenuto alla studiata lentezza di questo gioco. Il gameplay è chiaro, profondo nell’asimmetria delle fazioni, accessibile grazie a un compagno virtuale gestito da IA che segue il giocatore nelle prime partite. L’esperienza del team si sente, è evidente, e anche dai primi test con la versione F2P ora disponibile su Steam potrete capirlo voi stessi con le vostre mani.
Stormgate promette una buona offerta…
Il gioco nella versione gratuita offre tre missioni della campagna, di cui parleremo brevemente di seguito, e una selezione sufficiente di modalità multiplayer. Il PvP 1v1 è la classica esperienza competitiva per gli amanti degli strategici, veterani e non. La modalità cooperativa, invece, permette a 3 giocatori di sfidare assieme l’IA, scegliendo eroi dalle tre fazioni per completare determinate missioni. In futuro arriveranno il 3v3 competitivo e un editor di livelli.
Quest’ultimo consentirà di creare addirittura total conversion di Stormgate, includendo una grafica potenziata, regole inedite ed esperienze di gioco nuove di zecca (basate ovviamente su Stormgate) con un set di strumenti avanzato e intuitivo. Tutti i contenuti realizzati verranno integrati senza soluzione di continuità nel client, dalle mappe alle mod complete.
Qualche breve accenno alle fazioni disponibili: la fazione umana Vanguard è la più semplice da apprendere e la prima che viene illustrata nel prologo della Campagna. Gli alieni infernali funzionano come gli Zerg di StarCraft II, con sciami di unità accompagnati da colossali abomini. L’Armata Celestiale, invece, operano differentemente nella raccolta di risorse e hanno una base volante con cui accedere alle risorse in maniera rapida, o combattere con più forza nonostante la natura difensiva delle forze. Questo approccio è un’arma a doppio taglio per Stormgate. Da un lato, può facilitare il passaggio di veterani del competitivo e appassionati di SC2 a questo titolo. Dall’altro, può apparire troppo referenziale.
Ad ogni modo, per essere un Early Access, Stormgate sa essere divertente e anche piacevolmente frustrante. Il multigiocatore è solido, nostalgico, accessibile ma al contempo difficile da imparare davvero. Guardando al gameplay Stormgate è un successo. Tuttavia, attenzione alle molteplici, evidenti problematiche di questo debutto sul mercato.
…ma ha diverse lacune
Il problema principale di Stormgate è, al momento, la carenza di contenuti e la scarsa qualità di quelli esistenti. Fermo restando che la componente multiplayer funziona molto bene, manca una modalità Schermaglia per fare pratica con la CPU e la campagna è breve e deludente. In altre parole, Stormgate è esclusivamente multiplayer.
La storia è composta da sei missioni e bastano circa 3 ore per portarle a termine, scoprendo la lore di Stormgate, di Amara e della continua lotta contro le creature infernali al fine di proteggere l’umanità. La caratterizzazione è molto povera e gli unici punti di forza sono il doppiaggio e le cutscene, decisamente ben animate e realizzate. Le animazioni dei modelli in-game e la loro qualità, però, non sono proprio adatti alla narrazione. Anzi, alcuni movimenti sono chiaramente spartani e gli sviluppatori hanno (per fortuna) già confermato che ci lavoreranno in futuro.
Inoltre, la campagna permette di esplorare esclusivamente la fazione Vanguard, quella umana, senza dare neanche un assaggio delle altre fazioni disponibili. Considerate anche le differenze di gameplay, sarebbe stato decisamente più utile fornire almeno un tutorial pratico sotto forma di “prologo” al posto delle guide video su YouTube – esaustive, ma non perfette.
Altro elemento che fa storcere il naso è l’accesso a fazioni aggiuntive e alla storia. Come notato da altri giocatori, pur avendo l’Ultimate Early Access Pack con la promessa di ottenere immediatamente un eroe ancora non annunciato, su Stormgate al lancio è giunto Warz, un eroe non annunciato ma non incluso nel pack da 59,99 euro.
Pertanto, chi ha sostenuto il progetto in crowdfunding su Kickstarter e chi lo ha acquistato a prezzo pieno, dovrà pagare una quota aggiuntiva per sbloccarlo. Resta, pertanto, il timore di un approccio deplorevole con le microtransazioni anche per il futuro, considerati soprattutto i costi attuali dei pacchetti disponibili.