Un anno fa sono arrivate sul mercato le console PlayStation 5 e Xbox Series X|S che promettevano di farci entrare dentro una next gen di videogiochi, con grafica migliore, tempi di caricamento superveloci e nuove tecnologie innovative.
Purtroppo, a un anno di distanza si fa ancora fatica a trovare una console da portare a casa, ma ancora di più si fa fatica a trovare un vero e proprio gioco “di nuova generazione” che sia in grado di trarre il vero potenziale delle due piattaforme in questione.
Il portale The Verge ha espresso le sue considerazioni su questa situazione decisamente particolare in cui si trovano le console di Sony e Microsoft, come anche i giocatori che le hanno acquistate, attraverso un articolo pubblicato sul proprio sito ufficiale.
Non esiste una definizione formale su ciò che dovrebbe essere considerato un gioco “next-gen”, tuttavia si ritiene opportuno in questa occasione definirlo come un gioco che non può esistere su console PlayStation 4 e Xbox One. Giochi come Ratchet & Clank: Rift Apart o Microsoft Flight Simulator, ad esempio, che spingono i limiti del comparto grafico e dei tempi di caricamenti dell’SSD al punto da rendere impossibile la loro esistenza sulle console di vecchia generazione.
Un complicato insieme di fattori ha reso e forse renderà difficile ancora per diverso tempo la realizzazione di giochi next-gen. Innanzitutto, bisogna considerare che la scarsità di unità hardware di PS5 e Xbox Series X|S prodotte dalle aziende rischia di rendere inutile la produzione di giochi next-gen da parte degli sviluppatori, in quanto non sarebbero presenti abbastanza consumatori, che a loro volta si trovano ancora sulle console vecchie.
Inoltre, la situazione mondiale che ci siamo ritrovati per via della pandemia da coronavirus ha costretto gli sviluppatori a rinviare al 2022 se non al 2023 numerosi videogiochi (ottimizzati per la next-gen o esclusivamente next-gen). Per questo motivo i giocatori si ritroveranno per molto tempo senza niente di innovativo tra le mani, contrariamente a quanto si aspettassero al tempo del lancio.
Con l’eccezione di proprio di una manciata di vere esclusive next-gen come Ratcher & Clank: Rift Apart, Returnal o Microsoft Flight Simulator, virtualmente ogni gioco uscito era disponibile anche per le vecchie console e PC. Assassin’s Creed: Valhalla è uscito anche su PS5 e Xbox One, come anche Call of Duty: Vanguard, Battlefield 2042, Marvel’s Guardians of the Galaxy e tanti altri ancora.
E questo è un trend che tenderà a continuare nel prossimo futuro: Halo Infinite e Forza Horizon 5 saranno giocabili sulla prima Xbox One “fat” del 2013 oltre che sulla Series X. Anche Horizon: Forbidden West, God of War: Ragnarok e Gran Turismo 7 saranno giocabili sulla prima console PlayStation 4, e le loro versioni “next-gen” saranno difficili da giocare dato che è tuttora complicato accaparrarsi una console nuova.
Chaim Gartenberg di The Verge continua facendo notare come i periodi di transizione da una gen all’altra ci siano sempre stati effettivamente, ma ad ogni modo diverse esclusive next-gen sono state comunque lanciate, come ad esempio inFamous: Second Son, Sunset Overdrive o Assassin’s Creed Unity a inizio era PS4/Xbox One.
L’articolista si chiede se Horizon: Forbidden West in versione PS5 riuscirà in qualche modo a produrre veri e propri cambiamenti. La risposta potrebbe essere negativa, in quanto queste versioni “next-gen” sono limitate dalla base del gioco che deve girare bene su un hardware del 2013, in cui a tirare indietro le potenzialità sono fattori non solo come l’hard-disk, ma anche limiti di streaming della memoria e altro ancora. Anche Halo Infinite, che vuole affacciarsi a un mondo di gioco vasto e vario, semi-open world o sandbox, riuscirà a non tirarsi dietro i limiti della vecchia macchina di Microsoft uscita nel lontano 2013?
Sony e Microsoft stesse si sono dimostrate piuttosto lente nell’offrire funzionalità next-gen ai giocatori. Xbox Series X ha dovuto attendere un anno intero prima di ricevere il 4K per la Dashboard, ma mancando ancora il supporto all’HDR ogni app e gioco aperto o chiuso mette continuamente il televisore in un fastidioso refresh dell’immagine. PS5 invece ha dovuto attendere per ricevere la possibilità di aggiungere archivio aggiuntivo.
Si può infatti dire alla fine che PS5 e XSX non siano che delle costose modalità prestazioni che servono a far girare i giochi in maniera più fluida e pulita di quanto non facciano già PS4 Pro e Xbox One X? Che ne pensate?
Anche Tony Polanco di Tom’s Guide ha di recente condiviso la sua delusione su quanto offerto dopo un anno dai due sistemi di gioco.