Che oggigiorno l’estetica rappresenti parte fondamentale nella creazione della propria postazione di gioco beh, è cosa nota a tutti. Ma se, in generale, all’interno del mercato stiamo assistendo ad una sorta di corsa agli armamenti, a suon di LCD, led RGB e numeri gonfiati, c’è ancora qualcuno che sceglie una strada completamente diversa. Quel qualcuno è NZXT, che in linea al proprio spirito punta tutto su un design compatto, pulito ed estremamente razionale. E sono proprio queste le parole migliori per descrivere il Kraken Plus 240, un dissipatore AIO di fascia medio alta che non punta minimamente a stupire con effetti speciali, ma gioca la propria partita in un campionato differente: scelte di design brillanti, una procedura di montaggio alla portata di tutti, un software di gestione e manutenzione maturo e affidabile. E, ovviamente, una performance termica che, nel segmento del 240 mm, punta davvero a lasciare il segno.
Se nel segmento mid-range la concorrenza strizza l’occhio sornionamente all’estetica, NZXT risponde con un prodotto che incarna l’equilibrio: e in un mercato saturo di LED e numeri troppo spesso fini a se stessi, questa scelta è molto più coraggiosa di quanto sembri.
Costruzione e design: NZXT docet
Inutile girarci attorno, gli affezionati del brand NZXT sanno già perfettamente cosa aspettarsi: linee sobrie, superfici pulite, un’estetica accattivante ma allo stesso tempo in grado di sposarsi sia con le build workstation sia con quelle da gioco estremo. Il Kraken Plus 240 non fa alcuna eccezione: il radiatore misura 281 × 120 × 27 mm (il classico form factor da 240 mm), ma già ad un primissimo sguardo è impossibile non notarne la lavorazione e la verniciatura impeccabili. I tubi, lunghi 400 mm, sono ovviamente in CIIR rivestito in nylon intrecciato – un materiale ben noto agli appassionati, scelto per la propria capacità di ridurre al minimo l’evaporazione nel tempo garantendo una flessibilità (per le build più compatte) senza incorrere in cedimenti.
La testa della pompa è compatta, e integra un display LCD quadrato da 1,54” con risoluzione 240×240 px, refresh a 30 Hz e una luminosità pari 300 cd/m². Non aspettatevi effetti WOW da far slogare le mascelle, ma (come citato in apertura) la scelta di NZXT cade su uno schermo chiaro, leggibile e ben integrato nel design generale. Le animazioni personalizzabili, le info di sistema in tempo reale e il supporto a GIF e feed web (tramite il software proprietario CAM) completano un pacchetto che punta tutto sulla funzionalità, lasciando ragionevolmente da parte l’effetto social.
Pompa e ventole: nuova vita sotto pressione
Il cuore del Kraken Plus 240, nonché prima e principale differenza rispetto alla revisione dell’AIO del 2023, è una NZXT Turbine Pump completamente ridisegnata che opera tra i 1200 e i 2800 RPM. Stiamo parlando della stessa unità disponibile nella sorella maggiore da 360 mm, ma viene da sé che in un fattore di forma più contenuto (come quello in esame) è stata ottimizzata per un radiatore più compatto. E il comportamento del tutto è esattamente come ce lo aspettavamo: fluido, silenzioso, stabile.
Le due ventole F120P Static Pressure da 120 mm sono pensate per massimizzare la resa sui radiatori densi come quello in dotazione. Operano tra 500 e 2000 RPM, con una portata massima di 73,47 CFM e una pressione statica di 4,50 mm H₂O. La scelta di ventole ad alta pressione garantisce una dissipazione ottimale anche all’interno di case ridotti, dove il flusso d’aria generale rischia di essere limitato da layout interni poco ariosi. Durante i test, la rumorosità non ha mai superato i 30 dBA, anche con curve semi-aggressive: un compromesso tra performance e comfort acustico che possiamo tranquillamente definire ottimo.
Kraken Plus 240: Montaggio e gestione in tranquillità
Tra i vantaggi in assoluto da tener in seria considerazione, parlando di questo, Kraken Plus 240, impossibile non citarne la semplicità. Un unico cavo breakout collega pompa, ventole e controller RGB integrato nel blocco: il risultato è un’installazione pulita, priva di grovigli e ideale anche per chi, all’interno del proprio case, non possa vantare un cable management propriamente pulito. Inutile quasi sottolineare il supporto completo ai socket disponibili sul mercato: LGA 1851/1700/1200/115X per Intel e AM4/AM5 per AMD, con bracket inclusi e pasta termica ovviamente preapplicata.
Il software NZXT CAM si conferma uno dei punti di forza dell’ecosistema NZXT. Una suite leggera e stabile, che permette di controllare in modo semplice ed intuitivo display, curve delle ventole, modalità pompa e illuminazione, centralizzando ogni informazione saliente in un’unica dashboard riepilogativa. Rispetto a software sicuramente più completi, ma decisamente più pesanti (come i celebri Armoury Crate o iCUE, decisamente più esosi in termini di requisiti hw), la soluzione di NZXT riesce indubbiamente a distinguersi.
Questo Kraken Plus 240 nasce per build di fascia media e alta, e a braccetto con CPU particolarmente scalpitanti, come il Ryzen 7 9800X3D del nostro banco di test, si comporta in modo sorprendentemente maturo. In idle si attesta tra i 30 e i 33°C, mentre quando portato sotto forte stress riesce comunque a mantenere la CPU sotto i 75°C anche con una tensione di 1.3V e frequenze spinte. Non stiamo certo parlando di un dissipatore da overclock estremo, ma sarebbe sbagliato a priori pensarlo: l’AIO di NZXT è progettato per mantenere temperature stabili e silenziose in contesti “tradizionali”, e sotto questa lente mantiene assolutamente le proprie promesse.
Confronto con la concorrenza
Rispetto al precedente modello del 2023, questa nuova versione del Kraken Plus 240 porta con sé un miglioramento della dissipazione quantificabile sino al 4.4% (dati ufficiali con test Open Bench Intel), grazie all’introduzione della nuova pompa e di un set di ventole aggiornate. Il miglioramento, soprattutto nelle sezioni di carico sostenuto, è tangibile.
Discorso completamente diverso se paragoniamo l’AIO di NZXT al Corsair iCUE LINK TITAN 240 RX RGB, dove l’evidente perdita in termini di illuminazione e modularità viene abbondantemente soppesata da una pulizia dell’installazione, una minor rumorosità e una maggior immediatezza d’utilizzo. Contro un Lian Li GA II Trinity 240, il Kraken ha la meglio in termini di design e di gestione software, ma si accontenta del secondo posto quasi si parla di peak performance: Lian Li offre sì pressioni statiche più elevate, ma a costo di una rumorosità decisamente più marcata.
Ultimo confronto, ma non meno importante, è quello con l’ASUS ROG LC III 240 ARGB: in termini di mera estetica il Kraken Plus 240 ne esce coi denti rotti, ma compensa la propria sobrietà e la “minore” appariscenza con una maggior coerenza d’utilizzo nell’esperienza utente. È vero che, da sempre, ASUS spinge forte sul marchio e sull’estetica gaming, ma rispetto all’AIO NZXT manca di alcune finezze di gestione e, non ultimo, richiede splitters esterni per il controllo ventole/RGB.
In conclusione
Il Kraken Plus 240 è un dissipatore all-in-one che convince. Non punta ad essere il numero uno, ma si dimostra eccellente nel costruisce un ecosistema stabile e silenzioso. Una soluzione ideale per chiunque sia alla ricerca di un AIO funzionale e di qualità, in grado di integrarsi perfettamente in una build moderna. Il prezzo, di poco sotto i 150€ lo posiziona a pieno merito in piena fascia media: ma considerando display LCD, prestazioni e semplicità, siamo di fronte ad un prezzo assolutamente centrato. Non sarà l’AIO più potente o più appariscente che troverete in giro, ma è senza dubbio uno tra i più equilibrati. E in un mercato in cui la forma sovrasta la funzionalità, questo è un pro tutt’altro che scontato.
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