Viste la situazione in cui si trova l’Ucraina, che ha intaccato, indubbiamente, anche il mondo dei videogiochi, con migliaia di persone che continuano a lasciare il paese in cerca di un posto più sicuro, Kojima Productions ha annunciato sui suoi profili social di dare il via ad una bellissima iniziativa umanitaria e dare supporto a tutti i rifugiati che arrivano in Giappone.
Lo sviluppatore non è stato molto dettagliato al riguardo e non ha diffuso ulteriori informazioni su come ha in mente di portare avanti questa nobilissima causa, ma sicuramente non avrà lasciato nulla al caso e qualcosa di organizzato deve già esserci. In fin dei conti parliamo di dare ospitalità a persone che scappano dalla guerra, quindi non proprio una cosa semplice da gestire e che quindi necessita della massima organizzazione per poter funzionare a dovere.
Kojima Productions offre aiuto ai rifugiati ucraini
Con un cinguettio sul suo profilo Twitter ufficiale, Kojima Productions ha svelato questo importante annuncio che esula dal mondo dei videogiochi ma che rimane ancora molto attuale per quanto riguarda la questione politica di questo momento. La guerra in Ucraina, infatti, non sembra voler cessare e lo sviluppatore giapponese ha voluto, così, dare il suo contributo in un qualcosa che risulta essere più attuale che mai.
Come lo stesso sviluppatore ha affermato, maggiori dettagli verrano annunciati più avanti, ma per tutti coloro che ne avessero bisogno o per chi, semplicemente, voglia informarsi maggiormente sulla questione, può visitare il sito ufficiale dei servizi di immigrazione giapponese, in cui viene spiegato in dettaglio tutto ciò che bisogna fare per poter entrare nel paese.
Un aiuto, quello da parte di Kojima Productions, non solo a livello umanitario ma anche per sostenere il suo stesso settore. Perché, seppur l’iniziativa di per sé esuli dall’ambito videoludico, vi ricordiamo che l’Ucraina ospita moltissimi team di sviluppo (sia indipendenti che non) che purtroppo stanno attraversando questo momento difficile. Tra di essi, non possiamo citare il team di sviluppo dietro S.T.A.L.K.E.R. 2 che, invece di fuggire, ha deciso di imbracciare le armi e combattere per il proprio paese.