Il momento è finalmente giunto, e il cammino che ci porterà all’uscita del terzo film dedicato a Sonic viene inaugurato con l’approdo della serie di Knuckles. I 6 episodi disponibili, a partire dal 26 aprile, sulla piattaforma Paramount+, ci porteranno a vivere un viaggio folle e divertente. Knuckles e Wade, dopo le fatiche della seconda pellicola dedicata al riccio blu, non fanno nemmeno in tempo a godersi il meritato riposo. Il guerriero Echidna ha una nuova missione, ma qualcuno è intenzionato a mettere le mani sul suo potere.
Il livello tecnico della serie è molto alto, al pari di quello cinematografico. Questo spin-off, realizzato parallelamente allo sviluppo di Sonic 3, per volontà dei suoi creatori John Whittington e Toby Ascher, segna un ritorno al mood visto nel primo capitolo, mettendo in risalto argomenti come la famiglia e l’amicizia. Il tutto viene servito in un mood anni ’90, con situazioni esilaranti che talvolta sfociano nel vortice della demenzialità.
La coppia Wade/Knuckles funziona, per quanto l’equilibrio “di presenza” tra le due parti talvolta non è perfettamente calibrato. Uno dei due, purtroppo, ruba la scena all’altro, ma non vogliamo aggiungere altro. Vi lasciamo, dunque, alla nostra recensione della serie TV di Knuckles.
Un road trip fanta-demenziale
La serie TV di Knuckles riparte dal finale del secondo film di Sonic, conclusosi con l’ennesima disfatta di un Robotnik versione “Mega”, potenziato dagli influssi dell’Emerald Chaos. Il merito di questa nuova vittoria va attribuito al neo costituito Sonic Team, che vede, oltre al riccio blu, la presenza di Tales e Knuckles. Ed è proprio quest’ultimo il co-protagonista di questa serie, che riceve un arduo compito dallo spirito del Gran Maestro Echidna: addestrare un nuovo guerriero.
Il destinatario di questo speciale addestramento è il buon vice sceriffo Wade Whipple, che accetta, di buon grado, di seguire i consigli del forzuto Echidna in un viaggio che li porterà sino alla cittadina di Reno, nel bel mezzo del Nevada. In questi circa 800 km che si frappongono tra Green Hills e la meta, succederà di tutto, e vi sarà anche spazio per un nuovo villain, intenzionato a mettere le mani sul potere di Knuckles.
Ora, la domanda sorge spontanea: cosa ci aspettavamo da questa serie spin-off? Beh, sicuramente tanta azione ed effetti speciali, al pari dei primi due film, e dei momenti di sana ilarità. Qualche anticipazione sul terzo film? Pure, ma senza eccessi di spoiler. Bene, l’ultima aspettativa non ha trovato un positivo riscontro, se non per un piccolissimo cenno ad un progetto segreto. Di Robotnik nessuna traccia, anche se già sappiamo che il buon Jim Carrey sarà presente nel cast del terzo episodio, in uscita a dicembre nelle sale.
Le prime nostre due aspettative, invece, non sono state tradite. Le sequenze action sono presenti in ognuno dei 6 episodi della serie, caratterizzati da effetti speciali di qualità cinematografica. Sotto questo preciso aspetto fidatevi, la produzione non è andata a risparmio. Non mancano, altresì, situazioni esilaranti, anche se, il più delle volte, si sfocia eccessivamente nella demenzialità. Insomma quella malsana tendenza vista nel secondo film di Sonic, è stata assorbita anche nella serie di Knuckles. La speranza è che il terzo capitolo ne abbia preso le giuste distanze.
Effetti speciali cinematografici e un mood anni ‘90
Quando ci troviamo dinnanzi a delle serie TV con un alto coefficiente di effetti speciali, le aspettative circa la qualità degli stessi non sempre sono altissime. I budget a disposizione di queste produzioni non sono i medesimi di quelle cinematografiche, per quanto la tendenza degli ultimi anni è quella di fare delle short series per ottimizzare i costi. Sin dai primissimi trailer della serie ci siamo accorti, però, che la distanza con il film era minimale, con una prosecuzione qualitativa di altissimo livello.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alle modalità di sviluppo di questo spin-off, concepito nel 2022 come ampliamento del franchise e realizzato in parallelo con il terzo capitolo delle avventure del porcospino sonico. L’intero processo produttivo ha visto coinvolto ben 6 studi di animazione ed effettistica esterni alla produzione, con una pipeline che vedeva una suddivisione dei compiti strutturata e organizzata. Il controllo di qualità finale restava sempre all’interno, garantendo quella continuità qualitativa rispetto al franchise.
Per volontà degli sceneggiatori, c’è stato un ritorno a quelle atmosfere amichevoli del primo capitolo di Sonic, dipingendo un mood anni ’90 lungo tutti gli episodi della serie. Questa volontà non emerge sin da subito, con i primi due episodi verticalizzati su una narrazione più cinematografica che seriale. L’aria da commedia anni ’90 a sfondo demenziale (in perfetto stile Fusi di Testa) emerge dal terzo episodio in avanti, che raggiunge la sua apoteosi nell’atto finale della serie.
Il problema di fondo è che si è voluto “troppo” spingere sull’aspetto comico, anche in situazioni dove non si avvertiva la necessità di farlo. Il clima di surrealismo da eccessiva demenzialità, talvolta, finisce per apparire stucchevole, con i protagonisti che sembrano delle marionette in un teatrino dove a regnare è solo la follia. Doverosa segnalare anche la presenza di alcuni clichè “recuperati” da altre opere cinematografiche, e che non sempre aiutano ad uscire dal pantano degli eccessi.
Bene Wade, benino Knuckles
I protagonisti principali di questa serie sono il vice-sceriffo Wade Whipple (Adam Pally) e l’instancabile guerriero Knuckles (Idris Elba). Come coppia funziona alla perfezione, anche per via della missione che li vede coinvolti entrambi. La via del guerriero che l’Echidna mostra al suo compagno di viaggio, altro non è che un modo per sentirsi parte di qualcosa. In questi due lati della stessa medaglia, però, vi è un personaggio che spicca più dell’altro.
Quasi sicuramente il pensiero va a Knuckles, anche perché è lecito aspettarsi questo. Al netto della nostra esperienza, però, le attenzioni sono state catturate dal goffo e impacciato vice-sceriffo Wade. È lui la vera star di questa serie, colui che inizia in un modo, segue quel percorso voluto da Knuckles e che sorprende con un finale inaspettato. Quel finale che ci aspettavamo, invece, per il forzuto guerriero, di fatto così è stato, ma quello che non ci ha convinto del tutto è il percorso propedeutico alla sua realizzazione.
Lo sbilanciamento di presenza dei due protagonisti è anche visivamente palpabile in alcuni episodi, con il guerriero scarlatto che scompare letteralmente dalla scena per troppo tempo, per poi apparire portandosi dietro una scia di effetti speciali. Quell’esplorazione del personaggio è mancata, e onestamente parlando, i primi episodi ci avevano illuso in tal senso. Un vero peccato, visto che l’occasione era perfetta. Mai dire mai, l’esca per la seconda serie è servita con un assist a porta vuota.
La recensione in breve
Le nostre aspettative sono state soddisfatte in parte. Lato tecnico, gli effetti speciali sono caratterizzati da una qualità superlativa, al pari di quella cinematografica e dei film della serie. Sul fronte della narrazione, la coppia Wade/Knuckles funziona, anche se vi sono troppi eccessi demenziali a condire una tromo poco consistente. Si poteva fare meglio, e magari lanciare qualche chicca di pro Sonic 3.
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Voto Game-eXperience