Killzone VR, secondo quanto detto da Brian Paul di PSVR Without Parole nel corso di un podcast di GamesCast, era in corso di sviluppo già da diverso tempo, affidato a suo tempo alle cure del team di sviluppo indipendente inglese Supermassive Games, già creatori di titoli quali Until Dawn e la serie The Dark Pictures. Tuttavia a quanto pare Sony ebbe un ripensamento qualche anno fa.
Cosi nel 2019 Killzone VR fu tolto a Supermassive Games per essere affidato a un diverso studio, dove lo sviluppo si sarebbe resettato prima di riprendere dal principio:
Lo sviluppo compiuto dal team inglese, già in corso da anni, sarebbe cosi stato totalmente accantonato. Pare che il titolo fosse in origine pensato per debuttare sulla prima versione di PlayStation VR, ma la compagnia non fu mai sufficientemente soddisfatta da spingersi oltre, e nel 2019 avrebbe deciso di riprendere il controllo della sua IP.
In seguito Bryan Paul si è voluto concedere una piccola riflessione: se Killzone VR ha visto il riavvio dello sviluppo nel 2019, non avrebbe senso proseguire a svilupparlo per la prima versione di PlayStation VR, visto che il suo arco vitale era oramai agli sgoccioli. Considerato il tempo necessario a svilupparlo da zero, ha molto più senso un debutto sulla futura versione next-gen della tecnologia per la realtà virtuale.
Addirittura è convinto che Killzone VR sarà uno dei giochi che accompagneranno il lancio del nuovo headset Sony, e potrebbe essere presentato nel corso del prossimo State of Play, che come noto verterà prevalentemente sui titoli third party e sulle produzioni per PlayStation VR. Se volete sentirlo esprimere queste opinioni potete trovare la parte interessata del suo intervento al minutaggio 01:02:40 del video disponibile nel player in calce a questo articolo.
Per quanto Bryan Paul si dica certo di queste informazioni è bene considerare che, almeno per il momento, non si tratta di niente più che un insieme di speculazioni prive di fondamenti solidi e ufficiali, dunque non conviene farci eccessivo affidamento almeno finché non ne sapremo qualcosa di più da parte di fonti ufficiali, le uniche che possano dare conferma a queste voci oppure smentirle in toto.
Intanto l’utenza Sony sta in questi giorni vivendo un periodo piuttosto snervante a causa dei non pochi difetti di cui soffre una delle più attese feature di PlayStation Plus Premium, vale a dire la retrocompatibilità con i giochi delle ere PlayStation 1, PlayStation 2 e PlayStation Portable – molti si sono detti fortemente delusi dalla scarsa qualità dell’emulazione offerta.