Media spagnoli come El Pais ed El Mundo hanno cominciato a riportare che John McAfee, il controverso fondatore dell’omonima compagnia di antivirus ma anche programmatore attivo uomo d’affari, è stato trovato morto.
McAfee stava aspettando l’estradizione per gli Stati Uniti, al fine di essere processato per evasione fiscale rischiando anche fino a più di 30 anni di carcere, come approvato dalla corte spagnola durante la giornata di ieri.
Il corpo esanime di McAfee è stato così rinvenuto proprio in carcere, al Brians 2 Penitentiary Center di Barcelona, ma i tentativi da parte del personale carcerario di rianimarlo non sono andati a buon fine. Non è stata ancora accertata la causa della morte, ma date le circostante particolari si pensa al suicidio.
Il controverso McAfee, che ricordiamo esser stato anche un fervido sostenitore delle criptovalute, aveva settantacinque anni era stato arrestato nel mese di ottobre all’aeroporto di Barcellona, mentre cercava di dirigersi a Istanbul sfruttando un passaporto britannico.
Le accuse che hanno portato al suo arresto sono inerenti al periodo tra il 2016 e il 2018, in cui McAfee si sarebbe macchiato di evasione fiscale, evitando anche di compilare le varie dichiarazioni dei redditi.
Inoltre, l’Internal Revenue Service americana (IRS) aveva accusato l’uomo d’affari anche di mancate dichiarazioni di utili per un totale di ben 23 milioni di dollari, guadagnati grazie alle criptovalute. Nonostante ciò, il tribunale spagnolo aveva autorizzato l’estradizione negli USA solo per quanto riguarda l’accusa di evasione fiscale, che a quanto pare gli avrebbe potuto costare più di 30 anni di carcere.
McAfee ha sempre dichiarato di essere innocente e nel corso del tempo non ha mai cambiato la sua versione dei fatti, ma ciò sembra non non essere bastato per concludere le sentenze a suo vantaggio.
Addirittura, stando alle sue opinioni, le accuse ricevute sarebbero state motivate esclusivamente da questioni politiche. McAfee infatti è da anni impegnato in varie candidature politiche.