L’intelligenza artificiale sta facendo infuriare alcuni esponenti del mondo degli artisti. La sempre maggior diffusione di tool per la creazione di contenuti basati sull’IA sta infatti contribuendo a “rubare” le opere frutto dell’ingegno degli artisti e a renderle di dominio pubblico. Eric Bourdages, Lead Character Artist di Dead by Daylight, ha deciso di alzare i toni della protesta.
Intelligenza artificiale, il lead artist di Dead by Daylight guida la rivolta
Il problema legato ai siti che consentono di disegnare con l’intelligenza artificiale, come DALL-E 2 e Midjourney, è che secondo i loro termini di utilizzo le immagini ottenute dagli utenti non sono protette da copyright. Queste immagini, però, di fatto possono riprodurre in parte o completamente opere appartenenti ad autori o società che nulla hanno a che fare con OpenAI, il laboratorio di ricerca che sta dietro all’algoritmo dell’IA.
Per dimostrare i possibili rischi per la proprietà intellettuale legati a questa contraddizione, Eric Bourdages ha utilizzato la versione 4 di Midjourney per generare immagini di personaggi famosi della Disney e di Nintendo. Nei tweet con cui cerca di attirare l’attenzione dei suoi follower e delle grandi compagni delle quali chiede l’intervento vediamo Topolino, Sonic, Pikachu, Darth Vader, Batman, Spider-Man e persino Super Mario, tutti ottenuti con l’algoritmo e tutti usati per creare magliette personalizzate, ovviamente senza riconoscere i diritti ai proprietari dei diritti.
Lo scopo di Bourdages è dimostrare i pericoli connessi a un utilizzo dell’intelligenza artificiale non regolato da una precisa normativa a tutela della proprietà intellettuale altrui. Non a caso, in uno degli ultimi tweet a riguardo l’artista scrive di non essere contrario al progresso, ma di temere per l’avvento di una nuova tecnologia non preceduta da considerazioni etiche e legali.
La speranza di Bourdages era quella di attirare le ire di Disney e Nintendo, portando alle loro orecchie il problema e sfruttando la loro potenza commerciale e legale per porre un limite a ciò che le intelligenze artificiali possono realizzare. Per il momento, però, l’unico obiettivo raggiunto è stato quello di farsi bloccare l’accesso a Midjourney.
La questione resta aperta e, a conti fatti, il pensiero di Eric Bourdages ha perfettamente senso. Trattandosi di una tecnologia estremamente recente, non è da escludere che passerà ancora un po’ di tempo prima che il buco legislativo che la riguarda venga colmato. E i colossi dell’intrattenimento potrebbero davvero giocare un ruolo importante nell’iter.