Nel suo ultimo bilancio trimestrale, Sony ha lanciato un segnale che potrebbe preoccupare molti appassionati: il prezzo di PlayStation 5 potrebbe aumentare in futuro. La causa? Le attuali politiche tariffarie tra Stati Uniti e Cina, che stanno incidendo in modo pesante sui costi della produzione globale. L’annuncio arriva dal direttore finanziario Lin Tao, che ha spiegato come l’azienda stia cercando di coprire un impatto stimato in circa 100 miliardi di yen – l’equivalente di 590 milioni di euro – dovuto ai dazi attualmente in vigore.
Sony non ha ancora ufficializzato alcun rincaro, ma ha chiarito che sta valutando tutte le opzioni possibili: dall’eventuale trasferimento dei costi ai consumatori, fino alla riallocazione delle spedizioni verso mercati più sostenibili. La scelta, secondo Tao, dipenderà dall’evoluzione del mercato e delle normative, e sarà presa tenendo conto di una molteplicità di fattori.
Anche il CEO di Sony, Hiroki Totoki, è intervenuto sottolineando la complessità della questione. Sebbene la produzione locale negli USA potrebbe sembrare una soluzione efficiente, la realtà è molto più articolata: i componenti di PS5 (che ha appena superato i 77 milioni di unità distribuite) sono realizzati in varie regioni del mondo, e spostare l’intero processo produttivo non è affatto semplice, né veloce.
Il contesto è reso ancora più delicato dal fatto che altre aziende del settore stanno già intervenendo sui prezzi: Xbox ha recentemente aumentato il costo di tutti i suoi hardware, mentre Nintendo ha annunciato che la sua nuova Switch 2 partirà da 450 dollari. Inoltre, entrambe le compagnie stanno alzando anche i prezzi dei videogiochi, con titoli che arriveranno a costare 80 dollari a partire dalle festività 2025.
LLin Tao, direttore finanziario di Sony, ha condiviso le seguenti dichiarazioni:
“Per quanto riguarda le tariffe, non stiamo semplicemente calcolando le tariffe semplici (i prezzi, ndr) per arrivare a 100 miliardi di yen, ma stiamo analizzando le informazioni attualmente disponibili e guardando all’andamento del mercato, possiamo trasferire il prezzo e anche l’allocazione delle spedizioni. Stiamo quindi adottando diverse misure per raggiungere i 100 miliardi di yen”.
Invece l’amministratore delegato di Sony, Hiroki Totoki, ha affermato quanto segue:
“Questi componenti hardware possono ovviamente essere prodotti localmente, penso che sarebbe una strategia efficiente, ma i componenti di PlayStation 5 sono prodotti in molte aree, ragion per cui indipendentemente dal fatto che sarà prodotta negli Stati Uniti o meno, bisogna analizzare con grande attenzione questo momento critico”.
Per ora, i prezzi di PS5 restano invariati, ma il colosso giapponese monitora attentamente l’andamento delle tariffe e del mercato globale. In un momento in cui l’inflazione, i dazi e i costi di produzione stanno riscrivendo le regole del gioco, un aumento di prezzo sembra sempre più probabile. Gli utenti, quindi, dovrebbero tenersi pronti: la console che oggi è accessibile, domani potrebbe costare di più.
PlayStation 5 Price Hike Could be Next Due to Tariffs, Sony Warns https://t.co/UWMuR8vZU5
— Tom Henderson (@_Tom_Henderson_) May 14, 2025