Mentre il mondo del web continua incessantemente a discutere su NFT, tra chi si pone a favore di questo nuovo sistema di monetizzazione e chi invece non la vede per nulla di buon occhio, proprio in queste ore OpenSea, il più grande marketplace di NFT al mondo, ha rivelato che la maggior parte dei token in vendita sulla propria piattaforma sono nientemeno che falsi.
Entrando nello specifico della questione, la società di cui sopra ha confermato che ben l’80% dei token, creati dagli utenti attraverso l’utilizzo di uno strumento gratuito, sono da ritenersi totalmente come delle tariffe. Il triste annuncio è stato dato dalla stessa compagnia attraverso il proprio profilo ufficiale Twitter.
Per chi non sapesse di cosa si tratta, OpenSea include uno strumento per il “minting” di NFT, funzione questa che avrebbe dovuto aiutare i vari creatori di beni digitali, ma che alla fine si è rivelata semplicemente un metodo prezioso per truffare gli acquirenti, ignari della truffa in atto ai loro danni. Vista questa triste situazione, la piattaforma ha preso la decisione di limitare a 50 gli oggetti creabili gratuitamente, con gli utenti che hanno iniziato a lamentarsi di questa decisione.
OpenSea ha quindi calmato gli animi dei delusi, annunciando su Twitter di aver deciso di annullare la recente decisione di aggiungere un limite di 50 articoli allo strumento di creazione NFT gratuita dopo che la comunità ha espresso la sua disapprovazione per la restrizione.
OpenSea ha però precisato che sono in arrivo degli importanti cambiamenti sulla propria piattaforma, con le varie modifiche che verranno rivelate in anticipo con la community, così da non scontentarli:
A tutti i creatori della nostra community interessati dal limite di 50 oggetti che abbiamo aggiunto al nostro strumento di conio gratuito, vi sentiamo e ci scusiamo. Abbiamo annullato la decisione.
Ma vogliamo anche offrirvi una spiegazione circa la nostra decisione. Ogni decisione che prendiamo, la prendiamo pensando ai nostri creatori. Inizialmente abbiamo creato il nostro contratto per la vetrina condivisa per consentire ai creatori di entrare facilmente in questo nuovo spazio.
Tuttavia, di recente abbiamo visto un aumento esponenziale di uso improprio di questa funzione.
Oltre l’80% degli elementi creati con questo strumento erano opere plagiate, raccolte false e spam.
Oltre ad invertire la decisione, stiamo lavorando a tutta una serie di soluzioni per assicurarci di supportare i nostri creatori e allo stesso tempo di scoraggiare i cattivi “attori” di questa scena. Ci impegniamo a visualizzare in anteprima queste modifiche con voi prima di implementarle. Vi preghiamo di darci un feedback lungo il percorso.