Il 2022 si è chiuso in rosso per quanto riguarda le vendite di hardware PC, con un crollo di quasi il 30% nel quarto trimestre rispetto allo stesso periodo del 2021. A rilevare il tonfo è stata la compagnia di analisi IDC.
Il forte calo ha riguardato indistintamente tutte le famiglie di prodotto. A livello di numeri assoluti, contando desktop, laptop e workstation gli ultimi tre mesi del 2022 hanno totalizzato vendite per circa 67 milioni di pezzi. Si tratta, più precisamente, del 28% in meno rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.
In ogni caso, dietro a questi dati negativi si cela un aspetto positivo. Le vendite, infatti, sono comunque superiori agli anni pre-Covid e il trend previsto per i prossimi mesi è di crescita. Va anche detto che dopo i vari lockdown anche il mercato PC, come tutti i settori, aveva goduto di un’accelerazione non ripetibile.
Un altro dato che emerge dalle statistiche è il calo del prezzo medio pagato dai consumatori per i loro PC. Per favorire lo svuotamento dei magazzini, i rivenditori hanno tagliato i listini. Inoltre, il prezzo dei PC preassemblati è sceso per la maggior disponibilità di semiconduttori. Le due variabili hanno contribuito a un calo medio del prezzo dei PC.
A livello di classifiche e quote di mercato, Lenovo si conferma leader con il 24% della torta globale. A seguire troviamo HP, con il 19%, e Dell, con il 17%. Tutte le aziende, comunque, devono fare i conti con cali a doppia cifra delle vendite, con la sola Apple che invece riesce a fare +2,5%.