Nella giornata di ieri, Sony ha ufficialmente aperto i preordini per Horizon Forbidden West, nuovo capitolo della serie di Guerrilla Games, in uscita esclusivamente per PS4 e PS5 il 22 febbraio 2022. Contestualmente a questo annuncio, Sony ha anche svelato le varie edizioni speciali del titolo, ovvero la Digital Deluxe Edition, la Collector’s Edition e la Regalla Edition.
Quello che però ha sorpreso un po’ tutti è stata l’assenza di un upgrade gratuito alla versione PS5 del gioco, oltre alla decisione di rendere disponibile il bundle cross-gen solo nelle edizioni speciali del gioco, e di non includere la versione fisica del gioco nelle edizioni più costose, creando molte discussioni e caos tra i giocatori. Chi ha intenzione di acquistare Horizon Forbidden West per PS4 e poi aggiornarlo alla versione PS5 una volta acquistata la console dovrà pagare almeno 89,99 euro per l’edizione Digital Deluxe che è la proposta più “economica” per ottenere il bundle cross-gen (oltre ai vari contenuti aggiuntivi inclusi).
Ovviamente non sono mancate le critiche verso Sony, sia lato giocatori PlayStation, sia lato giornalisti del settore, con quest’ultimi che hanno fatto particolare riferimento al sistema Smart Delivery di Xbox, che offre la migliore versione del gioco supportato su tutte le console Xbox One e Xbox Series X|S, tecnologia che viene implementata su tutti i giochi first-party cross-gen di Microsoft. E’ ormai evidente che a Sony manchi qualcosa di simile per il passaggio dei giochi dalle versioni PS4 a quelle PS5, e questo si può notare specialmente nella gestione dei salvataggi, altro aspetto in cui lo Smart Delivery aiuta molto e rende più semplice l’esperienza del giocatore sulla piattaforma.
In ogni caso, molti giornalisti del settore si sono riversati su Twitter per discutere della scelta di Sony per il Dual Entitlement di Horizon Forbidden West, in particolare Jeff Grubb di Venture Beat, che scherza sulle nomenclature dell’upgrade next-gen delle due piattaforme, affermando: “Dual Entitlement non ha lo stesso suono di Smart Delivery”. Mentre non mancano anche i commenti di editor di testate come IGN, The Verge, Windows Central, Forbes ed altri ancora.