Hideo Kojima, icona del mondo videoludico e cinefilo dichiarato, ha confessato che ha sempre desiderato dirigere un film. Tuttavia, una recente chiacchierata con Guillermo del Toro e Nicolas Winding Refn l’hanno convinto a cambiare rotta. In un’intervista concessa a Edge Magazine, il creatore di Metal Gear Solid e Death Stranding ha raccontato che questa ambizione si è scontrata con una riflessione più profonda sul tempo che gli resta per creare, soprattutto dopo alcuni problemi di salute.
Kojima ha spiegato che avrebbe voluto dedicarsi al cinema attorno ai sessant’anni, ma la complessità fisica e logistica del girare un film lo ha portato a ripensarci. A convincerlo definitivamente è stato del Toro – regista premio Oscar e volto di Heartman in Death Stranding – il quale gli ha detto chiaramente (grazie a GamesRadar): “Non devi fare film live action. Quello che stai già facendo è come un film. Non fare questa cosa vecchia scuola di passare al cinema, continua con quello che già fai”.
Queste parole hanno avuto un peso enorme su Kojima, che ha iniziato a rivalutare le proprie priorità. Dirigere un film, sebbene affascinante, richiederebbe un impegno che potrebbe sottrarre energie alla sua missione principale: innovare l’universo videoludico. Gestendo una piccola realtà indipendente rispetto a giganti come SEGA o Nintendo, sente la responsabilità di delineare una visione chiara per i prossimi dieci anni del suo team.
Ciò non significa però un addio definitivo al mondo del cinema. Kojima sarà coinvolto nella produzione del film di A24 basato su Death Stranding, e il suo nuovo gioco horror, OD, vanta collaborazioni con figure di spicco di Hollywood come Jordan Peele. Anche senza una regia cinematografica vera e propria, il confine tra gioco e film nelle sue opere continua a farsi sempre più sottile. In tutto questo ricordiamo che Kojima ha rivelato di recente che l’uscita di Physint è lontanissima.