Hermen Hulst, capo dei PlayStation Worldwide Studios, ha preso parte ad una nuova intervista con il portale online Game Informer dove ha svelato non pochi dettagli interessanti circa il futuro della divisione PlayStation e come questa viene vista all’interno di Sony Interactive Entertainment. Il buon Hulst ha quindi toccato tutta una serie di argomenti piuttosto interessanti dove su tutti non possiamo che segnalare le sue nuove dichiarazioni riguardanti il concetto di esclusiva.
Difatti il dirigente dopo aver parlato della questione crunch, della chiusura di Japan Studios (molto dolorosa per la fetta di pubblico più nostalgica) e dei porting per PC (cliccate al seguente link per avere tutti i dettagli a riguardo) ha affermato che il concetto di esclusiva è ritenuto all’interno dell’azienda giapponese come un elemento chiave per il futuro di PlayStation, ed ovviamente anche di PS5.
Proprio per questo motivo infatti Hermen Hulst ha affermato che davvero difficilmente sarà mai possibile vedere sulle altre console da gioco, tipo Nintendo Switch oppure Xbox Series X e Series S, le IP di Sony Interactive Entertainment più note e di successo, con chiaro riferimento quindi a The Last of Us, God of War, Marvel’s Spider-Man ed Horizon.
Invece su PC la questione è piuttosto differente dato che dopo un po’ di tempo questi franchise potranno approdare anche su Personal Computer, cosa questa mostrata con forza proprio dai porting di Horizon Zero Dawn e Days Gone.
Eccovi qui di seguito le sue dichiarazioni:
“Lo dico come capo dei PlayStation Studios, e questo è il tipo di giochi per cui siamo conosciuti: una storia realizzata a dir poco meticolosamente, diretta con maestria ed ambientata in un mondo in cui è davvero piacevole trascorrere del tempo. Questa è una delle gioie più grandi che ho avuto con i videogiochi. Ovviamente mi riferisco a quella tipologia di esperienza per giocatore singolo, basata sulla narrazione e basata sui personaggi su cui ho lavorato molto io stesso, e sulla quale ora lavoro con molti dei grandi studi dei PlayStation Studios. E proprio in tal senso ammetto che sinceramente non riesco a immaginarci nel pubblicare questo tipo di contenuti su altre piattaforme, quindi quelle esperienze che definiscono la nostra piattaforma e che realizziamo nei PlayStation Studios.”