I server di Helldivers 2 continuano a rappresentare un problema per i giocatori che ne vengono esclusi, ma anche per Arrowhead Game Studios, che sta cercando di risolvere la situazione prima di perdere la fiducia dei fan. Il videogioco continua ad avere successo e proprio questo aumenta il carico sui server, in un circolo vizioso che si sta cercando di chiuedere il prima possibile.
Come riporta PC Gamer, dopo la risposta piccata del CEO Johan Pilestedt a un utente che gli chiedeva di smetterla di postare sui social e di lavorare per sistemare i server, altri sviluppatori sono intervenuti su X con le loro esperienze passate. Una di questi, Christina Pollock, sperimentà problemi con i server al lancio di Dauntless e ha mostrato empatia con la situazione di Helldivers 2.
La Pollock spiega che, nonostante il suo team avesse approntato tutti i test necessari, preparandosi a un afflusso fino a 260.000 giocatori contemporanei e facendo prove prima del lancio, dopo il debutto la capacità dei server scese a 10.000 giocatori contemporanei. Questo portò a 15 giorni di lavoro intenso e ininterrotto per riportare la situazione alla normalità.
Anche uno sviluppatore di Sea of Thieves, Chris Marlow, porta il suo contributo, spiegando che il lancio di un gioco online è sempre un terno al lotto. Si può provare a prepararsi in anticipo, ma nessuno sa bene che cosa accadrà davvero una volta che i giocatori iniziano a riversarsi nei server.
I problemi di Helldivers 2, insomma, non sono niente di nuovo, soprattutto per un gioco che va oltre le previsioni in termini di giocatori coinvolti. Bisogna avere pazienza e fiducia negli sviluppatori, che stanno lavorando per arrivare alla migliore esperienza possibile, fiduciosi che prima o poi i valori del gioco potranno essere apprezzati senza impedimenti tecnici.