Quanto è facile trovare un party game capace di conquistare un gruppo di amici? Grazie alla pandemia COVID-19 abbiamo notato un boom del genere, grazie al quale milioni di giocatori hanno avuto occasione di riunirsi online, formare nuovi gruppi e trascorrere il tempo ridendo senza sosta. Ricordiamo su tutti l’ultima fatica di Josef Fares, un capolavoro riconosciuto a livello internazionale: la recensione di It Takes Two vi spiegherà le ragioni – e vi darà tanti motivi per recuperare tale gioco cooperativo. Ma veniamo ora alla recensione di Headbangers: Rhythm Royale.
L’ascesa dei couch co-op si fa sentire ancora oggi con l’avvento di altre esperienze multigiocatore sperimentali, a volte deludenti e altre innovative ed esaltanti. In questo frangente parleremo di un progetto che si pone nel mezzo tra tali due poli: siete curiosi? Ecco a voi la recensione di Headbangers: Rhythm Royale.
Il concept di Headbangers: Rhythm Royale – una strana fusione
Headbangers: Rhythm Royale è sviluppato da Glee-Cheese Studio e pubblicato da Team 17, realtà che nei couch co-op è un punto di riferimento con titoli come la serie Overcooked, Moving Out e, naturalmente, la sempreverde saga di Worms. Insomma, con i multiplayer particolarmente divertenti la squadra nero-viola ci ha spesso azzeccato. Ci riesce anche questa volta?
Il concept è certamente intrigante. Stiamo parlando di un titolo capace di unire le dinamiche di un rhythm game con quelle di un battle royale, ricordando sotto molti aspetti il successo assoluto della “era pandemica”, Fall Guys. Del colosso firmato Mediatonic ritroviamo la formula comica ad eliminazione, dove al posto dei fagiolini troviamo piccioni ballerini e cantanti.
Una follia, qualcuno potrebbe dire, ma che funziona egregiamente. Trascorrendo diverse ore in compagnia dei volatili dai connotati cartooneschi ci si accorge facilmente di quanto piacevole sia questa combinazione. Purtroppo, però, la longevità si rivela rapidamente molto limitata, salvo alcune condizioni specifiche.
Il gameplay: tanti minigiochi esilaranti
Headbangers: Rhythm Royale è in fondo elementare e di immediata comprensione. Ogni partita vede 30 giocatori – reali o guidati dall’IA per avventure in solitaria – sfidarsi in una serie di minigiochi tra i 23 attualmente disponibili. Non possono mancare grandi classici che mettono tutti d’accordo: ad esempio, nella lista si trovano un Acchiappa La Talpa e l’immancabile pressione di sequenze di tasti a ritmo che gli amanti di Parappa the Rapper potrebbero adorare.
Il tentativo di innovare è evidente e apprezzabile, ma non sempre di successo. Difatti, il tutto viene semplificato affinché il gameplay risulti accessibile a chiunque, mescolando giochi di gruppo e sfide 1-on-1 fino alla determinazione del vincitore finale in uno scontro tra cinque piccioni. Ne consegue che, nel loro insieme, i minigiochi sono esilaranti ma eccessivamente appianati – eccetto per alcuni casi specifici – e rischia di diventare noioso in fretta, specie se si gioca da soli contro avversari da altre parti del mondo o con il computer come rivale. Il crossplay tra PlayStation, Xbox, Nintendo Switch e PC è certamente d’aiuto, ma potrebbe non rivelarsi abbastanza.
Crediamo quindi che il massimo del divertimento possa essere raggiunto soltanto con sfide a distanza tra amici, a meno che non si apprezzi la ricetta essenziale e “ignorante” concepita da Glee-Cheese Studio.
L’incognita della longevità
Senza modalità extra come una campagna per sbloccare minigiochi aggiuntivi o godere di una storia farsesca, Headbangers: Rhythm Royale si ferma all’esperienza multigiocatore online. Manca anche il couch co-op effettivo, a nostro avviso una grave lacuna di questi tempi per un party game. Pertanto, l’unico modo per giocare a tutti gli effetti è sperare che il gioco riscuota successo, e con un prezzo iniziale fissato a 19,99 euro i punti di domanda sono molti.
Quanti giocatori saranno disposti ad acquistare Headbangers: Rhythm Royale, essendo al corrente della sua natura? O ancora, quanti utenti infine supporteranno il progetto sul lungo termine con i season pass e le stagioni previste dagli sviluppatori? L’arrivo su Xbox Game Pass nel corso dei prossimi mesi potrebbe dargli più linfa vitale, ma per quanto tempo?
Come capirete, le incertezze non mancano pur trattandosi di un gioco che ha tutte le carte in regola per risultare dilettevole. Replicare il percorso di Fall Guys potrebbe essere una soluzione, trasformandosi dopo diverso tempo in un free-to-play. Si parla però di un periodo storico differente e di un pacchetto ludico molto più particolare: l’effetto nostalgia del “tributo a Takeshi’s Castle” è stato inarrestabile, mentre qui manca una spinta analoga.
Grafica e audio: aspettative soddisfatte
Fortunatamente i punti cardine di Headbangers: Rhythm Royale sono di successo. La grafica contribuisce alla permanente allegria con le sue tavolozze di colori e i modelli goffi, per non parlare delle buffe animazioni che spesso distraggono i giocatori portandoli a perdere la battaglia reale. I suoni emessi dai piccioni si posizionano nel giusto mezzo tra amabile e detestabile, mentre la musica in linea generale è gradita e orecchiabile.
Peccato per la prevedibilità dell’insieme, dovuto evidentemente all’ispirazione – forse eccessiva – a Fall Guys. La bontà del progetto non viene minata da ciò, però sarebbe stato preferibile notare spunti differenti, al netto dell’ottimo e distintivo concept.
VERSIONE TESTATA: PC
La recensione in breve
Headbangers: Rhythm Royale riesce ad unire due generi apparentemente distanti tra loro garantendo ore di divertimento, ma non quante qualcuno potrebbe sperare. Questo party game può rivelarsi un successo tra amici e catturare l’attenzione degli streamer; tuttavia, l’assenza di una modalità locale è piuttosto grave per un titolo di questo genere. Il prezzo fissato è un altro fattore che potrebbe, inoltre, influire negativamente sul successo del progetto: l’approdo su Game Pass sarà effettivamente di aiuto? In questa miscela di pro e contro, comunque, siamo certi che Headbangers: Rhythm Royale sia un buon esperimento, degno di attenzione, ma che necessita di più contenuti.
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Voto Game-Experience