Halo Infinite si è finalmente mostrato nella giornata di ieri nel corso dell’evento Xbox Games Showcase. Da subito i pareri dell’utenza si sono rivelati abbastanza discordanti, tra chi ha elogiato il nuovo capitolo e chi si è invece soffermato esclusivamente sulla parte grafica criticandone la qualità.
Al momento però le informazioni certe emerse sul titolo fanno fatica a paragonare Halo Infinite con gli altri capitoli della saga in quanto grazie ad un approfindimento con gli sviluppatori sono emersi dettagli interessanti su quello che potremo definire più una piattaforma di gioco che non avrà seguiti diretti più che un seguel della saga. Errati dunque i paragoni o riferimenti ad ipotetico Halo 6.
Innanzitutto va sottolineata la sua struttura open world che grazie all’ampiezza della mappa esplorabile rappresenta un’area di gioco totale superiore a quelle di Halo 4 e 5 messe insieme, e dislocata su ambientazioni diversificate. Non è neanche da escludere che la mappa possa includere l’esplorazione al di fuori dell’anello mostrato nella demo, presente inoltre un ciclo giorno/notte.
Novità anche nelle meccaniche di gioco che hanno aggiunto una certa libertà di movimento amplificata grazie anche alla presenza del nuovo rampino il quale consentirà di spostarsi verso zone altrimenti irraggiungibili, di afferrare i nemici o armi ed oggetti. Chiaramente questo è stato pensato per dare una progressione agli elementi aggiuntivi di Master Chief oltre che a creare una verticalizzazione del gioco. Sembrerebbe anche confermata la modalità multiplayer cooperativa fino a 4 giocatori e probabilmente anche una modalità online a 5.
Per quanto riguarda la linea temporale la storia di Halo Infinite si colloca diverso tempo dopo la conclusione di Halo 5, con Cortana dispersa e Master Chief perso nello spazio, finché il pilota visto per la prima volta nel trailer dell’E3 2019, non lo ritrova e lo riattiva.
Questo da il via alla nuova avventura di Chief e il pilota, i quali non sanno bene in cosa si siano imbattuti praticamente durante tutta la prima parte del gioco, ricreando così il senso di mistero e sorpresa visto del capitolo originale del gioco.
La scena mostrata ieri durante l’evento Halo Infinite è praticamente l’inizio del gioco. Si tratta infatti del primo momento in cui Master Chief inizia ad esplorare l’Halo ove parte della campagna sarà ambientata. Uno dei primi elementi a spiccare è sicuramente la pulizia grafica del gioco e una profonda attenzione all’art direction che pare decisamente molto più stilizzata e semplificata rispetto al quanto visto in passato.
Chiaramente è presto per giudicare, va anche ricordato che il titolo probabilmente gira su una build non definitiva seppur è plausibile che il risultato finale non discosti di molto da quanto visto. Halo Infinite però va inteso come una sorta reboot spirituale evidenziando la volontà di dare spazio all’azione classica del primo capitolo, riproponendone il senso di mistero in chiave obbiamente rivisitata. Nonostante le moltissime novità, il gioco in realtà offre un feeling molto familiare ma rende tutto più chiaro e cristallino, enfatizzando maggiormente l’azione.
La parte che abbiamo visto nella demo di ieri di Halo Infinite è fruibile dopo circa 4 ore dall’inizio della Campagna. Quest’ultima sarà molto molto ampia con una storia che ci vedrà combattere soprattutto contro gli Esiliati, una fazione di Bruti resi noti in Halo Wars 2 e ove sembra abbiano vinto la battaglia contro gli umani per il controllo dell’anello. Il Generale dei Bruti visto alla fine della demo è il War Chief Escharum, leader degli Esiliati sull’anello che fa da ambientazione a buona parte del gioco.
Nota negativa invece per quanto riguarda l’update legato al Ray Tracing in quanto sicuramente darà un’impatto generale ottimo e migliorerà sensibilmente il colpo d’occhio generale ma che purtroppo arriverà solamente dopo il lancio del gioco.
Vi ricordiamo che Halo Infinite è atteso per la fine dell’anno su Xbox One, Xbox Series X e Windows 10 e sarà incluso sin dal lancio su Xbox Game Pass.