Purtroppo sì, questa giornata del 24 Febbraio 2022 passerà alla storia come il triste momento in cui la Russia guidata da Putin ha effettivamente deciso di dare il via all’invasione in Ucraina. Questo terribile evento, andato in scena nello specifico alle ore 4 di questa mattina, sta ovviamente avendo delle ripercussioni anche sul mondo dei videogiochi, con alcuni team di sviluppo del Paese, come GSG Games, che hanno pubblicato un vero e proprio appello a cuore aperto su Twitter.
La guerra tra Russia ed Ucraina vista da alcuni team di sviluppo del Paese
Entrando nello specifico della questione, il team di sviluppo di cui sopra, attualmente impegnato nello sviluppo dell’atteso S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chernobyl, ha pubblicato un commosso e serio messaggio dove è andato a ricapitolare i tristi eventi delle ultime ore, chiedendo inoltre del supporto a tutti i fan e agli altri team di sviluppo sparsi per il mondo, con l’obiettivo di non far passare sotto traccia una tragedia come quella che si sta consumando in queste ore in quel dell’Ucraina.
Trovate il messaggio di GSG Games qui sotto:
“Oggi, la Federazione Russa ha ufficialmente dichiarato guerra all’Ucraina. Il nostro paese si è svegliato con i suoni delle esplosioni e di armi da fuoco, ma è pronta a difendere la propria libertà e indipendenza, rimane forte e pronta a tutto. Il futuro è ignoto, ma siamo fiduciosi delle forze armate del nostro paese. Ci rivolgiamo quindi a tutti i nostri colleghi del settore, giocatori, blogger o chiunque veda questo post: condividetelo, non fatevi da parte e aiutate chi ha bisogno”
Invece Vostok Games, autori di Fear the Wolves, hanno pubblicato un tweet che mostra con orgoglio una foto che immortala la bandiera dell’Ucraina:
Infine Frogwares, team di sviluppo di The Sinking City e Sherlock Holmes: The Devil’s Daughter, ha affermato su Twitter quanto segue:
“Non possiamo restare a guardare. La Russia attacca la nostra patria e nega la sovranità dell’Ucraina. Stiamo cercando di restare al sicuro, ma questa è una guerra. Siamo una nazione pacifica, non abbiamo mai attaccato o minacciato nessuno. A causa di questa situazione, il nostro lavoro ne risentirà e le nostre vite possono essere distrutte.”