Diverse dichiarazioni ufficiali da parte di compagnie di tutto il mondo affermano che non dovrebbero esserci rallentamenti alla produzione di chip per via della guerra in Ucraina attualmente in corso.
Ricordiamo che la produzione di chip è già stata rallentata da un paio d’anni per via della difficoltà nel reperire i semiconduttori necessari alla loro fabbricazione.
Ebbene, secondo alcune delle aziende più importanti del settore, la produzione di chip necessari per la produzione di oggetti elettronici (automobili moderne, elettrodomestici vari, smartphone, tablet, computer e console da gioco) non dovrebbe ricevere rallentamenti significativi dalla guerra in Ucraina.
Non dovrebbero esserci problemi di fornitura materiali e produzione di chip dovuti al conflitto in Ucraina
Tra le aziende ad aver riferito questa situazione troviamo anche la TSMC con sede a Taiwan, la quale ha affermato che non ci saranno problemi per quanto riguarda la produzione di chip. Il governo taiwanese ha dichiarato infatti che possono trovare in altri luoghi e in buon numero materiali come palladio, neon e C4F6.
I problemi attuali tra Russia e Ucraina non si riverseranno quindi sulla fornitura di semiconduttori e di altri materiali importanti per la produzione, così come spiega anche John Neuffer, Chief Executive e presidente di Semiconductor Industry Association.
Anche GlobalFoundries Inc ha dichiarato che non ci sono rischi simili per il momento, mentre un recente report del portale Bloomberg affermerebbe la stessa cosa per quanto riguarda i lavori all’interno di Intel.
La produzione di PlayStation 5 e Xbox Series X|S, quindi, non dovrebbe ricevere particolari rallentamenti, mentre segnaliamo che varie compagnie videoludiche come ad esempio Ubisoft, Bungie e Techland hanno deciso di offrire supporto alla popolazione dell’Ucraina, così come anche CD Projekt RED e Bloober Team.
Infine, vogliamo tristemente segnalare che numerosi sviluppatori di videogiochi residenti in Ucraina hanno fatto sapere tutto il loro disappunto e la loro paura per via dell’invasione del loro paese da parte della Russia.