Nel corso di questa giornata il mondo dei videogiochi è stato letteralmente scosso dall’imponente leak che ha colpito GTA 6, con il web che grazie ad esso ha accolto una quantità impressionante di video gameplay tratti direttamente da una build del gioco, risalente addirittura al 2017.
Gli hacker chiedono a Rockstar Games un riscatto per evitare di diffondere il codice sorgente di GTA 6
E vista l’assoluta importanza che ricopre questo avvenimento, riportiamo in questo articolo alcuni importanti aggiornamenti che sono emersi in rete in queste ore, volti a cercare di fare almeno un po’ di chiarezza in merito a questo evento che ha francamente dell’incredibile.
Ebbene proprio in tal senso, il celeberrimo giornalista di Bloomberg, Jason Schreier, ha contattato direttamente una fonte interna in quel di Rockstar Games, così da scoprire alcuni elementi piuttosto inquietanti di questa situazione: prima di tutto il leak che ha colpito duramente GTA 6 è a tutti gli effetti autentico, per cui i video gameplay condivisi sul web provengono effettivamente da una build del gioco del 2017, trattandosi di materiale autentico e quindi non falso.
La seconda novità emersa sul web, è che questa perdita di materiale è dovuta da un attacco hacker effettuato direttamente ai server di Rockstar Games, con questo gruppo che ha messo le mani sul codice sorgente di Grand Theft 6 per chiedere al team di sviluppo americano lauto riscatto, che parrebbe essere fissato a circa un milione di dollari (non si ha certezza della cifra esatta richiesta dagli hacker in questione).
Questa inquietante informazione è stata condivisa direttamente dal celeberrimo insider Tom Henderson, che ha confermato come questo gruppo di hacker stia cercando mettersi in contatto con alcuni rappresentati di Rockstar Games attraverso Telegram, così da ricevere il lauto riscatto per evitare di diffondere il codice sorgente di GTA 6 e Grand Theft Auto 5.