Di Rockstar Games di solito si parla sempre in termini molto positivi. Lo studio di sviluppo di GTA, Red Dead Redemption e del futuro, attesissimo GTA 6, in realtà, ha diversi scheletri nell’armadio che di tanto in tanto emergono.
Una delle ultime dichiarazioni in merito è quella di Jonathan Gwyn, ex Senior Environment Artist di Rockstar Games. Nel corso di un’intervista, lo sviluppatore ha rivelato alcuni retroscena che parlano di una cultura pessimistica e in certi versi tossica all’interno del team.
Gwyn lavorò a GTA 5 tra il 2011 e il 2012 e si dedicò alla realizzazione di diversi ambienti nella mappa di gioco. A determinare il clima negativo nel quale lo sviluppatore dice di essersi mosso era non solo la gestione del management, ma anche e soprattutto l’atteggiamento dei colleghi.
Il team manageriale, infatti, aveva un atteggiamento aggressivo e poco propenso al cambiamento e al miglioramento, nonostante l’enorme successo dei videogiochi precedenti. Ma era proprio il pessimismo che aleggiava tra i semplici dipendenti il lato peggiore dell’esperienza di Gwyn.
Non era tanto l’azienda che mi stava mandando in depressione, quanto l’atteggiamento delle persone al suo interno, quelle intorno a me; si lamentavano così tanto ed erano così negative riguardo le cose e dopo un po’ sai che non puoi passare otto o dieci ore al giorno, cinque giorni alla settimana, con persone che semplicemente non amano ciò che stanno facendo.
Molte persone erano rimaste dal periodo della grande controversia sull’orario straordinario e le mogli di Rockstar e tutte quelle cose, così alla fine ho ottenuto quel lavoro di cui parlavo alla Qualcomm e mi sono trasferito lì. Non erano contenti quando me ne sono andato, ma sai, devi fare ciò che devi fare.
Questo punto di vista è decisamente interessante e potrebbe fare da spunto di riflessione per la situazione lavorativa di molte persone, anche al di fuori del mondo dei videogiochi. La cultura tossica di cui si parla spesso delle notizie non dipende solo da atteggiamenti molesti e da richieste lavorative eccessive, ma anche dal clima generale che si viene a creare tra dipendenti.
La speranza, naturalmente, è che negli oltre 10 anni trascorsi dall’esperienza di Gwyn le cose siano cambiate, per il bene dei lavoratori e anche dei giocatori che attendono il prossimo capitolo della serie.