Un piccolo passo per un uomo…corrisponde ad un enorme passo per dei ragazzi ridotti al pari di una formica, ed a cinque anni di distanza dal primo capitolo di Grounded, siamo pronti a darvi le nostre prime impressioni su questo nuovo (ma non troppo) originale seguito.
Pare incredibile che sia già trascorso tutto questo tempo, quando Obsidian Entertainment aveva presentato il suo survival cooperativo pensato per farci vivere esperienze al limite della follia. Un videogioco dove invece di rendere enormi le creature che avremmo incontrato lungo il nostro viaggio, trasformava noi in minuscoli bocconcini alla portata di zecche, formiche e ragni. La nostra missione ai tempi era quella di sopravvivere in un cortile alla mercé di ogni terribile insetto pronto a divorarci, con un obiettivo chiaro in mente: avanzare lungo la trama per poter tornare alle nostre reali dimensioni.
Con la progressione delle missioni e della trama, il titolo diventava sempre più una sfida ardua, ma al tempo stesso ci venivano forniti gli strumenti per poter affrontare le minacce in maniera coerente e costruttiva.
Tra armi ed armature ottenute eliminando insetti di varia provenienza e strutture costruite abbattendo foglie e minuscoli pezzetti di legna, la nostra esperienza era sempre più evidente ed il gioco come classico del genere ha accompagnato lungo questi anni moltissimi fan.
Durante lo show di Xbox tenutosi il 9 Giugno di quest’anno, il team di Obsidian – che nel corso del 2025 ci sta regalando tante soddisfazioni – ha voluto sorprendere molti appassionati del genere survival proponendo un nuovo capitolo ambientato nell’enorme seppur piccolo giardino di Grounded. Noi, grazie ad Xbox, abbiamo avuto la possibilità di metterci le mani sopra per dirvi cosa ne pensiamo di questa nuova avventura.
Ci siamo ristretti (di nuovo)
Avviato il titolo e scelto il nostro personaggio, ci ritroveremo catapultati all’interno di un minuscolo laboratorio. Questo rappresenta il tutorial pensato per insegnarci i primi movimenti e le prime dinamiche di combattimento fondamentali per sopravvivere all’interno del gioco. Completata la breve sequenza di richieste, la signorina Sloan ci mette nella costante consapevolezza che il vasto mondo oltre ad offrire grandi possibilità è anche decisamente pericoloso, ed affrontare le sfide proposte richiede molta conoscenza e preparazione. Per venirci incontro la nostra mandante ci indirizza verso quella che sarà la nostra primissima base, luogo che ci garantisce l’accesso a differenti apparecchiature pensate sia per migliorare le nostre capacità, sia per muovere i prossimi passi, il tutto supportati da molte ma non troppe notifiche a schermo.
Uccidi i primi insetti, recupera delle gocce d’acqua, cucina qualcosa da mangiare, costruisci delle trappole. Queste sono solo alcune delle primissime richieste che la Sloan ci ha posto come missione e che ci hanno permesso di imparare a capire quanto alcuni parametri siano importanti da monitorare. La salute, la stamina, la barra della sete e della fame, come anche la durata di un arma e di un’armatura. Tutto ciò che è inserito in Grounded 2 ha un senso e non dovete dimenticare che per quanto l’aspetto visivo possa trarre in inganno, si tratta di un esperienza survival e che quindi non va presa troppo alla leggera.
Avanzando nel gioco oltre al nostro livello ed alle nostre capacità, sono aumentati anche i pericoli. Dall’uccidere formiche con fatica ed avidità, ci siamo ritrovati a fare schivate e parry contro enormi (schifosissimi) ragni, equipaggiati di archi con frecce velenose o martelli pronti ad applicare stordimenti. La progressione si sente ed il piacere nel completare le prime costruzioni, vengono rapidamente sostituite da voler sbloccare mount o nuovi strumenti unici, realizzabili tramite i materiali ottenuti dalle varie creature e dal completamente delle attività.
Le prime avversità
L’unica vera avversità che si palesa lungo la nostra prova è derivata da un’ottimizzazione che lascia molto spazio ai miglioramenti. Abbiamo provato l’accesso anticipato sulla versione PC, la quale è incredibilmente sprovvista di funzioni oggi fondamentali, come tecnologie di upscaling o frame generator. Niente FSR o DLLS insomma, la sola potenza pura delle nostra scheda video, anche se pur avendolo giocato su una risoluzione 2k con una RTX 5080, non ci ha garantito performance sempre stabili o ottimali. Niente paura però, infondo l’accesso anticipato serve anche per mettere in evidenza che il titolo necessita ancora di tempo per poter offrire il meglio di sé e questi aspetti tecnici infondo, per quanto debbano essere citati, non rappresentano all’effettivo una problematica invalidante o limitante ai fini del gioco.
Co-operiamo e divertiamoci
Come spesso accade all’interno di questa categoria, il meglio arriva tramite la cooperazione e Grounded 2 non è da meno. Potersi unire ai propri amici alla ricerca di nuove sfide ed avventure in questo parco giochi gigante è ciò che più contraddice e valorizza l’esperienza di questo titolo. Scelto l’host della partita basterà dare ai 3 compagni la possibilità di accedere alla vostra sessione, garantendo a tutti un avanzamento del mondo di gioco senza limite alcuno.
La scelta poi di passare ore nel costruire le vostre strutture difensive o la ricerca di nuovi nemici da affrontare sono semplicemente alcune delle meravigliose opportunità che il gioco riserva. Come spesso accade, solo la noia potrà fermarvi.
Un seguito o solo un grosso upgrade?
Arrivati ad un certo punto questo quesito è giusto porselo. La qualità non manca e di sicuro i futuri contenuti saranno in grado di offrire a coloro che si avvicineranno al gioco quando uscirà dall’accesso anticipato un progetto duraturo e ricco di qualità. Ma oggi, dopo aver passato cinque anni alla ricerca di un’esperienza completa, l’inizio di questo seguito rappresenta quanto meno in parte un punto di ripartenza, che manifesta la volontà di evolvere, ma anche la necessità di tempo per farlo.
Se siete nuovi giocatori o appassionati incalliti, e se tutto questo non vi preoccupa, allora il secondo capitolo sarà per voi una boccata d’aria fresca in un panorama ricco di opportunità ma che nel settore dei survival saprà comunque stupirvi a più riprese. Se d’altra parte oramai giunti in endgame, dopo anni passati ad esplorare ogni frammento del cortile del primo Grounded, speravate di trovare un titolo del tutto rinnovato e capace di offrirvi più che una ripartenza da zero, una vera e propria evoluzione, allora dovrete accettare che non la troverete adesso.
Si riparte dall’accesso anticipato, ci si prepara ad un lungo percorso a supporto continuo, ricomincia una progressione non solo del nostro alter ego, ma anche del nostro monitorare update e patch mirate per offrire bilanciamenti e pezzi di trama, e diciamolo questo non a tutti potrebbe fare piacere. Ma se ormai vi sentite fin troppo sicuri nel vostro mondo, se siete consci di aver raggiunto ogni traguardo che il titolo aveva da offrirvi, se sentite la necessità di qualcosa di nuovo (ma pur sempre molto fedele alle origini), allora sappiate che una nuova esperienza in miniatura è lì pronta ad attendervi e con essa nuova sfide, minacce e tante nuove avventure.
Da parte nostra il gioco ci ha convinti, non vediamo l’ora di avanzare lungo una trama degna di ciò che solo Obsidian sa regalarci, all’interno di un contesto davvero unico ed originale. Con la volontà di divertirsi senza prendersi sul serio, ma con l’impegno di un gioco capace di intrattenere per intere giornate, Grounded 2 è il perfetto connubio tra impegno e relax e grazie all’esperienza del precedente episodio, siamo certi che il gioco riuscirà a raggiungere traguardi importanti in molto meno tempo rispetto al passato, e che tantissimi giocatori si uniranno contro intere colonie di formiche e tante altre minacce da soli o in compagnia.