La licenza sulla tecnologia di Google Stadia non verrà più concessa da Google ad altre compagnie. Dopo la chiusura del servizio, anche le sue eventuali declinazioni di terze parti troveranno uno stop definitivo.
La morte di Google Stadia, avvenuta il 18 gennaio scorso dopo alcuni mesi di agonia nei quali agli utenti erano stati concessi rimborsi per abbonamenti e controller, sembrava essere stata resa meno dolorosa dalla compagnia “Immersive Stream for Games.” L’obiettivo di questa società era concedere la licenza della tecnologia per lo streaming di videogiochi di Google a terze parti. Lo stesso vice presidente di Stadia, Phil Harrison, aveva descritto questa via come il miglior modo per trasformare Stadia in un business sostenibile sul lungo termine e capace di far crescere il settore.
A quanto pare, però, le cose sono cambiate anche in questo ambito. In un’intervista con Axios, il director of game industry solutions presso Google Cloud, Jack Buser, ha dichiarato che anche la concessione delle licenze ad altre aziende è stata interrotta.
Non offriremo quell’opzione di streaming, perché era legata alla stessa Stadia. Perciò, purtroppo, quando abbiamo deciso di non proseguire con Stadia, quel tipo di offerta non poteva più sopravvivere a sua volta.
In passato la licenza sulla tecnologia di Google Stadia era stata usata, ad esempio, dalla compagnia telefonica AT&T per portare ai suoi clienti Batman: Arkham Knight, ma anche da Capcom per una demo su web di Resident Evil Village. In futuro, però, non vedremo altre iniziative simili, a meno di nuove inversioni a U in casa Google.
Something not in my story but that may clear up some confusion:
Google is not offering its Stadia-style game-streaming to clients. While it had offered that for some business deals (like steaming a Batman game to AT&T 5G users), that's endedhttps://t.co/KYBErYfiv8
— Stephen Totilo (@stephentotilo) March 8, 2023