L’infrastruttura e gli strumenti offerti da Google Stadia possono rendere più semplice testare il gameplay dei propri videogiochi, indipendentemente da quale sia lo stile di lavoro del proprio team di sviluppo. Google afferma il proprio sistema consente la distribuzione di build anche notturne che l’intero team può lanciare e testare istantaneamente.
In aggiunta, il nuovo e sempre in miglioramento TestHub dell’azienda offre una panoramica approfondita delle sessioni di gioco attraverso la raccolta di statistiche sulle prestazioni in tempo reale, come anche file di registro, tracce del profiler e potenziali arresti anomali.
Secondo la compagnia americana, tutti questi dati possono essere condivisi in maniera semplice e sicura con tutto il proprio team di sviluppo.
Google Stadia spiega nel dettaglio il suo sistema di test del gameplay pensato per gli sviluppatori
La versaltilità e la sicurezza del sistema completo e della nostra tecnologia di test del gameplay consentono ai team di rilasciare instantaneamente contenuti a un pubblico specifico, al fine di testare le funzionalità o prepararsi per il lancio del gioco.
Per spiegare nel minimo dettaglio il funzionamento di questo servizio per gli sviluppatori, Google ha pubblicato un video esplicativo sulla piattaforma YouTube e con il commento vocale di Ryan Bartley.
In questo filmato pubblicato in occasione delle Games Developer Summit Sessions, l’azienda spiega nel dettagli i modi in cui i team possono usare l’infrastruttura di Google Stadia al fine di aiutare a incrementare l’efficienza e a costruire giochi migliori.
Abbiamo riportato il video in questione esattamente qui di seguito, ricordandovi che si tratta di un approfondimento indirizzato agli sviluppatori, per cui non troverete alcuna novità in merito a nuovi videogiochi o a nuovi servizi per i giocatori.
Segnaliamo anche l’arrivo di un piano per incentivare i vari team a pubblicare i loro giochi su Stadia. Come avrete quasi sicuramente notato, l’azienda ha in qualche modo ridimensionato il focus su Google Stadia, ampliando la piattaforma e la sua tecnologia a un servizio per terzi.