Google Stadia continua a sopravvivere, seppur sofferente, anche dopo aver subito l’ennesima brutale sferzata del fato: un altro talento ha abbandonato le file del colosso di Mountain View, l’engineering lead Justin Uberti, creatore dello standard WebRTC e di Google Duo, un’app per video chat, che nel recente passato ha lavorato su Google Stadia guidando la squadra che si è occupata della creazione dell’app per dispositivi iOS.
Justin Uberti lascia dunque il suo posto in Google Stadia per unirsi al team di Clubhouse, il cui CTO, nonché co-founder, Rohan Seth, ha dichiarato che “Justin è un fenomenale leader e uno degli originali inventori di WebRTC, sul quale si fonda Clubhouse. Sono molti gli elementi fondamentali nella creazione di una fantastica esperienza audio: qualità, latenza, la capacità di sfruttare la distanza spaziale mentre molteplici speaker vanno trasmettendo suono. Questa sarà un’area importante per i nostri investimenti mentre diamo accesso a tutto il mondo a clubhouse: Justin contribuirà a guidare questo sforzo”.
Lo stesso Justin Uberti è molto entusiasta di tutto ciò, ed ha infatti dichiarato: “Sono molto ottimista circa il potenziale di Clubhouse: tutti nel mondo sanno come adoperare la voce, si tratta d’un medium molto espressivo (rispetto al testo scritto) e gli avanzamenti tecnologici come le AirPods stanno rendendo sempre più semplice utilizzare gli audio”.
Clubhouse guadagna dunque un ottimo talento, mentre al contrario, per Google Stadia, questa non è che l’ennesima di una lunga serie di defezioni che stanno portando all’allontanamento graduale di tutti i talenti dal progetto. Google Stadia esiste ancora, e funziona ancora, ma è oramai chiaro come gli esperti del settore la considerino già giunta a un punto morto. Un luogo senza dubbio per nulla adatto a ospitare talenti che molto ancora hanno da dare e da dire, e che incastrati in un progetto con un debole futuro rischierebbero di sprecare il proprio potenziale.