I giochi AAA stanno diventando di sempre più difficile realizzazione, il che richiede tempi di sviluppo tali da determinare lo slittamento in avanti verso le nuove generazioni di console. A fare questa riflessione è Jason Schreier, noto giornalista videoludico di Bloomberg, che su Twitter ha trovato il riscontro di diversi sviluppatori.
Fatto divertente, scrive Jason Schreier su Twitter. I cicli di produzione dei videogiochi sono diventati così lunghi che se uno studio ad alto budget iniziasse a lavorare oggi a un progetto inedito, probabilmente questo sarebbe per PlayStation 6.
Tra le prime risposte spicca quella di Philip Tibitoski, presidente di Young Horses, che sottolinea come il discorso possa essere esteso anche ai piccoli studi. Questo porta a non avere più di un gioco per generazione, considerati i tempi per concepire il gioco, creare prototipi, svilupparlo, testarlo, pubblicarlo, correggerne i bug, realizzare port per diverse piattaforme correggere i nuovi bug.
Lo stesso Schreier ammette che per alcuni studi indie i tempi possono allungarsi ancora di più, tanto che nel suo primo tweet si potrebbe parlare addirittura di PlayStation 7. E un altro sviluppatore risponde proprio che il suo studio sta lavorando a un gioco non per la prossima generazione, ma per qualla dopo ancora, ovviamente scherzando sulla questione ma interpretandone il significato profondo.
I tempi di sviluppo lunghi per i grandi e i piccoli progetti costringono alcuni franchise a saltare a pie’ pari un’intera generazione di console, come nel caso di The Elder Scrolls che viene citato dai tweet. Schreier si spinge ad affermare che il prossimo gioco della saga potrebbe addirittura saltare sia la generazione PlayStation 4/Xbox One che quella attuale.
In ogni caso, il problema sollevato dalla discussione è sotto agli occhi di tutti. Gli stessi videogiocatori non dovrebbero stupirsi di vedere così spesso tanti remake e remaster di giochi passati, anche solo come riempitivi per colmare il vuoto lasciato da produzioni che richiedono tempistiche enormi per vedere la luce. Da un lato, però, il rallentamento dei tempi di sviluppo è legato alla riduzione delle pratiche di crunch che tanto disagio portano agli sviluppatori.
Fun fact: Video game production cycles have gotten so long that if a big-budget game studio started working on a brand new project today, it would likely be for the PlayStation 6
— Jason Schreier (@jasonschreier) January 2, 2023