Ghost of Tsushima non è un gioco perfetto ma, sommando le sue parti, i difetti ne escono come piccole postille che sarebbe stato meglio non ci fossero ma che sono comunque incapaci di intaccare seriamente un prodotto di grande qualità, specie dal punto di vista della narrazione o della sua ricca lore. Non sorprende dunque che alcuni attori abbiano già messo gli occhi sul protagonista, Jin Sakai, sperando che quando arriverà il film possano avere una chance per interpretarne l’eroe. C’è un attore in particolare molto interessato, reduce fresco fresco dei lavori al film Bullet Train di David Leitch in cui figura anche Brad Pitt.
Ghost of Tsushima: Chi è l’attore che vorrebbe essere Jin?
L’attore in questione, oltre a essere parte del cast di Bullet Train, è anche presente in Snake Eyes, e risponde al nome di Andrew Koji – Nel film di Leitch interpreta Kimura. Essendosi dimostrato interessato al ruolo è chiaro che l’attore in questione ama i videogiochi, e in particolar modo Ghost of Tsushima. Del film del videogioco ancora si sa poco e niente, tranne che l’annuncio da parte di Sony è fresco fresco e che il progetto fa parte delle iniziative transmedia sempre più comune nei piani del colosso giapponese.
Gli unici due nomi attualmente noti e legati al progetto sono quelli del regista Chad Stahelski, già noto per aver diretto Keanu Reeves in John Wick, e lo sceneggiatore Takashi Doscher. A parte questo non si sa nulla. L’attore comunque è veramente interessato, e ha precisato che “seguirò Ghost of Tsushima, ecco cosa farò, mi piacerebbe tanto”, nel corso di una recente intervista a Entertainment Weekly.
“Credo potrei essere un ottimo Jin Sakai, posso dare una mia interpretazione. Ho giocato al videogioco due volte, e ci stavo pensando poiché l’adattamento è all’orizzonte, il team ne parla da tempo. Ci punterei su, perché il gioco è veramente ottimo” ha detto l’attore. Infine ha espresso un pensiero molto interessante sul combinare cinema e videogiochi, un pensiero che mi trova d’accordo ma che potrebbe trovare il disaccordo di altri: “Dovrebbero far rimanere il gioco com’è e rendere il film qualcosa di un po’ diverso. Altrimenti l’adattamento dai videogiochi può essere problematico”.
Cosa significa? Semplicemente che la pretesa che una trasposizione sia identica alla controparte videoludica è una buona ricetta per fallire. Cambiando media cambia narrazione, e cambiando narrazione va plasmato il soggetto. Certo ciò non significa che si desiderano totali stravolgimenti dei soggetti, ma neppure si deve pretendere la totale fedeltà. Il giusto compromesso sta, come spesso accade, nel mezzo.