Viviamo senza dubbio in un’epoca di revival. Come spesso accade, a cadenza regolare vengono riscoperte perle del passato ed il mondo viene permeato da una rinnovata passione per qualcosa che esisteva un tempo ed ora sembra perduto. Un’operazione nostalgia quindi? Di certo Getsu Fuma Den (月風魔伝) getta le sue radici in un passato abbastanza remoto, per la precisione nel 1987 con la release per esclusivamente giapponese per Famicom ad opera di Konami. Oggi, oltre 30 anni dopo, ci ritroviamo a vestire i panni di Fuma mentre ci facciamo largo tra orde di demoni nel mezzo di un cataclisma che sta investendo il Giappone feudale. Getsu Fuma Den: Undying Moon si fa strada anche su Nintendo Switch dopo l’iniziale release su altre piattaforme.
IL SAMURAI DEMONIACO
La storia del gioco, in realtà, non ha moltissimo da dire: ispirato ai recenti titoli della serie Dark Souls “trasportati” in 2D come il celebre Salt & Sanctuary, Getsu Fuma Den: Undying Moon lascia parlare principalmente la “lore” in maniera indiretta tramite documenti, pergamene e incisioni su monumenti presenti nelle varie aree di gioco.
Fuma attraverserà varie aree del “Jigoku” (l’inferno giapponese) e regioni di un Giappone antico messo a ferro e fuoco dalle orde demoniache provenienti dai recessi della terra. La struttura di gioco inizialmente potrebbe ricordare gli ormai celebri “metroidvania”, ma presto rivela un sottotesto assai più simile alle opere di Hidetaka Miyazaki e From Software. Il combat system, seppur arricchito da salti ed arrampicate, si concentra sull’utilizzo di vari tipi di armi e delle skills uniche ad esse associate. L’ormai immancabile “parry” la fa da padrone nei combattimenti corpo a corpo con l’arma principale (la katana) mentre altre tipologie di armi focalizzano l’azione su combo ed attacchi pesanti per sfondare le difese nemiche.
Le armi secondarie a proiettili limitati sono assai variegate e permettono approcci creativi agli scontri: dagli archi che effettuano attacchi a distanza alle bombe che rimbalzano su pareti e pavimenti, l’arsenale a disposizione di Fuma è piacevolmente complesso da conoscere. Di certo uno dei punti di forza in Getsu Fuma Den: Undying Moon è proprio il combat system, seppur non alla portata del giocatore medio. E’ infatti necessario sviscerare nel dettaglio il potenziale di ogni arma e skill per capire come sopravvivere al punitivo mondo di gioco.
LA MORTE E’ SOLO IL PRINCIPIO
Questo titolo mostra i muscoli grazie al corposo e stratificato gameplay, ma il livello di difficoltà (che si aggira su livelli abbastanza alti) potrebbe scoraggiare i giocatori meno determinati. E’ infatti implicita la certezza di morire più volte nel corso di un playthrough, con la morte che rappresenta un “nuovo inizio” da affrontare con rinnovato vigore tramite la spesa di specifiche valute che permetteranno di incrementare statistiche in modo permanente. Anche le armi (posto che si possiedano sufficienti risorse) si possono potenziare in modo permanente con effetti considerevoli sulle successive partite.
A livello tecnico/estetico il gioco presenta una veste grafica assai intrigante che punta ad imitare il feeling dei vecchi dipinti giapponesi “kakemono”. Se gli sviluppatori puntavano a creare qualcosa di immediatamente riconoscibile, l’obiettivo è senza dubbio centrato appieno. Anche la colonna sonora, composta principalmente da tamburi taiko, shamisen e flauti shakuhachi contribuisce a creare un’atmosfera affascinante e minacciosa al tempo stesso.
Getsu Fuma Den: Undying Moon è senza dubbio un titolo di spessore e realizzato con cura, nonostante sia implicitamente indirizzato ad una ristretta fascia di giocatori desiderosi di mettersi alla prova con un titolo punitivo e dal fascino particolare. Un piacevole arrivo su Nintendo Switch, che non mancherà di appassionare novelli samurai che non vedono l’ora di morire e ritentare.
Versione testata: Nintendo Switch
Piattaforme Disponibili: PC Steam e Nintendo Switch
La recensione in breve
Getsu Fuma Den: Undying Moon offre tutto ciò che un giocatore esperto e desideroso di sfida potrebbe volere dal "revival" di un titolo storico. Stile grafico unico, alto livello di difficoltà, longevità ottima e gameplay variegato. Nonostante alcuni difetti, in primis rappresentati dalla poca immediatezza delle meccaniche fondamentali, il gioco regge benissimo e mostra un grande carattere. Di certo questo titolo rappresenta il modo migliore per riportare in auge una serie storica come questa, anche su Nintendo Switch.
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Voto Game-Experience