Introduzione
C’è qualcosa di unico nel caricare un Lancer, sentire il ruggito della motosega e lanciarsi in un campo di battaglia dove ogni copertura può essere l’ultima. Gears of War: Reloaded è l’ultima incarnazione di una serie che ha definito gli sparatutto in terza persona, per quanto si tratti di un vero e proprio ritrorno al passato. Un viaggio tra i ricordi passato in compagnia della nostra PlayStation 5, con una sessione di beta che ha coperto ben due weekend. Volendo tracciare un bilancio di quella che è stata la nostra esperienza, Gears of War: Reloaded si presenta come un mix di nostalgia e innovazione, con un’ambientazione brutale, grafica (ri)attualizzata e un gameplay che cerca di evolversi senza perdere la sua “essenza”. In questo nostra anteprima cercheremo di farvi ritornare nel cuore di Sera, esplorando le novità, le diverse modalità testate sino ad esplorare quelli che sono punti di forza e quelli di debolezza rispetto allo stato attuale del gioco (che ricordiamo essere ancora in via di sviluppo).
Novità di Rilievo
Gears of War: Reloaded non è un semplice remake, ma un progetto che vuole portare la serie nel futuro. La prima grande novità è il debutto su PlayStation 5, un evento storico per un franchise che è stato a lungo esclusiva Xbox. Questo passo, apre le porte ad un platea giocante più ampia – forte del supporto al cross-play tra PS5, Xbox Series X|S e PC – che rende l’esperienza multiplayer fluida e inclusiva. The Coalition ha sfruttato l’Unreal Engine 5 per creare un mondo visivamente spettacolare. Le ambientazioni, dalle rovine polverose di città devastate ai canyon illuminati da luci dinamiche, sono ricche di dettagli. Esplosioni, detriti e riflessi realistici danno ci fanno capire il “futuro” potenziale (sempre in prospettiva, ricordiamo) di questo nuovo grande ritorno.
Il gameplay ha ricevuto un aggiornamento significativo, per quanto non abbia ancora abbandonato del tutto alcuni “stilemi” del passato. I movimenti sono più reattivi: scivolare in copertura, saltare ostacoli o correre sotto il fuoco nemico è divenuto sicuramente più fluido rispetto al passato. Questo rende gli scontri più veloci, ma senza sacrificare la tattica che ha sempre definito la serie Gears. Le armi iconiche, come il Lancer e il Gnasher, hanno un feedback più pesante e soddisfacente, mentre nuove aggiunte come un fucile a energia e un lanciagranate al plasma portano una varietà non trascurabile. La personalizzazione è un altro punto forte di questo ritorno: i giocatori possono modificare l’aspetto dei personaggi e aggiungere accessori alle armi, come mirini o caricatori speciali, per adattarli al proprio stile.
Un’innovazione che spicca è la campagna cooperativa dinamica. In questa modalità, le missioni si adattano alle scelte dei giocatori, come distruggere un ponte per rallentare i nemici, sbloccando percorsi alternativi o rischi maggiori. Anche la modalità Orda 3.0, con i suoi modificatori casuali (come nebbia o nemici con scudi), aggiunge imprevedibilità. Infine, il supporto al DualSense su PS5, con vibrazioni aptiche e grilletti adattivi, rende ogni colpo un’inedita esperienza tattile. The Coalition ci crede, con delle novità che puntano a modernizzare l’esperienza di Gears ma senza tradirne l’essenza originale.
Le Modalità di Gioco nel Corso della Prova
La beta ha offerto un assaggio di tre modalità principali, ciascuna progettata per mostrare un aspetto diverso del gioco. La prima è il multiplayer competitivo, con un focus su Deathmatch e Re della Collina. Gli scontri 5vs5 sono un’esplosione di adrenalina, con mappe che mescolano corridoi stretti e aree aperte. Le nuove meccaniche di movimento rendono ogni partita dinamica: scivolare dietro una copertura mentre si spara con il Gnasher o coordinarsi per controllare una zona in Re della Collina è puro Gears, ma con un ritmo più moderno. Le mappe includono elementi interattivi, come barili esplosivi, che aggiungono strategia. Tuttavia, il numero limitato di mappe (tre, per l’esattezza) ci ha lasciato con un po’ di amaro in bocca.
La seconda modalità è Orda 3.0, un’evoluzione della classica esperienza cooperativa. I giocatori affrontano ondate di nemici sempre più difficili, con modificatori che cambiano le regole ogni poche ondate, come nemici più resistenti o condizioni ambientali avverse. Costruire barricate, gestire risorse e coordinarsi con il team è essenziale, ma il bilanciamento altalenante, con picchi di difficoltà improvvisi che hanno creato momenti destabilizzanti. Nonostante questo, Orda 3.0 resta un’esperienza intensa e coinvolgente, perfetta per chi ama il lavoro di squadra.
Infine, la campagna cooperativa dinamica è una novità che ha attirato la nostra attenzione. In questa modalità, strutturata in missioni, le scelte dei giocatori influenzano il flusso della partita. Per esempio, distruggere un obiettivo può aprire nuove strade o attivare trappole. Durante la prova, una missione ambientata in una città distrutta ha messo in luce il potenziale di questa modalità, ma la componente narrativa è sembrata ancora piuttosto debole, con dialoghi poco incisivi che non sfiorano in alcun modo l’epicità tipica della serie Gears. La beta ha offerto solo un assaggio di questa modalità, sicuramente ancora work-in-progress, ma l’idea di un’esperienza che cambia in base alle decisioni è promettente.
Punti di forza e debolezza
Volendo elaborare un sunto di quelli che sono stati i punti di forza e debolezza di questa prova in anteprima di Gears of War: Reloaded, eccovi servito il resoconto della nostra esperienza:
Punti di forza
- Grafica spettacolare: L’Unreal Engine 5 porta Gears of War: Reloaded a un nuovo livello visivo. Le ambientazioni sono dettagliate, con luci dinamiche, texture realistiche ed effetti di distruzione che rendono ogni scontro cinematografico;
- Gameplay fluido e moderno: I movimenti rinnovati, più veloci e reattivi, danno una sensazione di freschezza senza tradire la tattica basata sulle coperture. Scivolare, schivare e sparare è sempre un vero piacere;
- Integrazione con DualSense: Su PS5, il controller eleva l’esperienza con vibrazioni aptiche e grilletti adattivi che rendono ogni arma unica. Il feedback tattile è la ciliegina sulla torta;
- Varietà di modalità: Dal competitivo Deathmatch alla cooperativa Orda 3.0 e campagna dinamica, la beta offre qualcosa per tutti. Ogni modalità ha un sapore distinto, pur mantenendo il DNA di Gears;
- Cross-play e accessibilità: Il supporto al cross-play tra PS5, Xbox Series X|S e PC rende il multiplayer inclusivo, con un matchmaking generalmente fluido che unisce i giocatori di diverse piattaforme.
Punti di debolezza
- Contenuti limitati: La beta include poche mappe (tre, per l’esattezza) e missioni, lasciandoci con la voglia di esplorare di più. La versione finale dovrà essere, per forza di cose, più corposa;
- Bilanciamento da affinare: Orda 3.0 soffre di picchi di difficoltà che possono frustrare, e alcune armi, come il fucile a energia o il lanciagranate al plasma, sembrano sbilanciate;
- Problemi tecnici sporadici: Bug come cali di frame, texture che caricano in ritardo e animazioni bloccate sono stati avvertiti in alcune occasioni, soprattutto in momenti di grande caos. Anche il matchmaking ha avuto qualche ritardi occasionale;
- Narrativa debole: La campagna cooperativa dinamica è innovativa, ma i dialoghi e la storia non sono all’altezza della trilogia originale, mancando di impatto emotivo;
- Curva di apprendimento ripida: I nuovi giocatori potrebbero trovare il ritmo veloce e le meccaniche avanzate intimidatorie. Si auspica, nella versione finale, l’introduzione di un corposo tutorial et similia.