Le ore giocate globalmente su Xbox Game Pass sono diventate il nuovo metro di giudizio della qualità e del successo di un titolo. A dirlo è Feargus Urquhart, fondatore di Obisdian Entertainment, che ha spiegato come ai milioni di dollari di ricavi ora si siano sostituiti i milioni di ore giocate dagli utenti sul servizio in abbonamento.
Nel corso di un’intervista con NME, la stessa nella quale ha svelato quattro giochi cancellati in passato da Obsidian, Urquhart ha chiaramente affermato che il successo del Game Pass ha ridefinito il concetto di successo di un gioco. Questo è particolarmente vero per Obisidian, soprattutto dopo l’acquisizione da parte di Microsoft.
Il Game Pass non ha cambiato il modo in cui ci approcciamo ai nostri giochi. Ma non possiamo spendere un miliardo di dollari e avere solo un milione di ore giocate sul Game Pass, perché la gente non paga poi così tanto per l’abbonamento mensile. Perciò molto ruota intorno a una cosa tipo ‘Okay, cosa pensiamo che sia il successo?’
La risposta è, appunto, il tempo trascorso sui giochi. Anche se molti titoli generano ancora ricavi dalle vendite tradizionali, Microsoft è molto interessata a far sì che i giochi presenti nel suo catalogo in abbonamento catturino l’attenzione degli utenti, e quindi la loro sottoscrizione mensile, il più a lungo possibile.
Un altro aspetto legato al Game Pass è che la consapevolezza di dover costruire un gioco per il servizio porta a pensare più in grande. Il Game Pass deve avere qualcosa per tutti, motivo per cui gli sviluppatori sono portati a variare rispetto al genere di appartenenza. Non a caso Obsidian è passata da grandi RPG a Grounded e Pentiment, tra l’altro con ottimi riscontri.