Forza Motorsport è da qualche giorno sul mercato e soprattutto nel catalogo di Game Pass. Il confronto col competitor più accanito, Gran Turismo 7, è quindi assolutamente d’obbligo. Per rendere più equo il tutto verranno prese in considerazione solo le versioni Xbox Series X e PS5. Poiché si tratta di un confronto tra due titoli dalla diversa data di uscita, il più recente sarà sempre citato per primo. Del resto, tutto ciò che è nuovo dovrebbe anche essere migliore. Sarà davvero così anche per Forza Motorsport? Vi lasciamo al confronto tra Forza Motorsport e Gran Turismo 7.
A volte da soli è meglio
Le modalità Carriera nei racing spadroneggiano oggi come 20 anni fa e i giocatori non se ne sono mai stancati. È dunque importante proporne una a prescindere, anche in un periodo multigiocatore come quello attuale. Forza Motorsport non può esimersi, costruendo la sua esperienza single player attorno a microcampionati volti a guadagnare crediti ed esplorare diverse sfumature del motorsport.
L’approccio è decisamente arcade. Ogni microcampionato porta all’acquisto di un’auto appartenente alla categoria relativa e a una serie di piccole cutscene che raccontano la storia dei modelli coinvolti. L’impronta arcade trova piena espressione nel modo in cui si ottengono migliorie di performance ed estetica: le auto salgono di livello in base all’uso nelle gare, sbloccando di volta in volta nuovi pezzi da montare. La valuta interna viene quindi utilizzata esclusivamente per l’acquisto di modelli nuovi, in una concessionaria globale ormai consueta per la serie Forza (Horizon incluso).
I weekend di gara sono composti da una breve sessione di prove libere con 2 obiettivi, per poi arrivare alla gara dove è possibile selezionare la posizione in griglia manualmente e calibrare quindi la potenziale ricompensa. Niente qualifiche dunque, un aspetto che potrebbe piacere se si resta in ottica arcade, oppure infastidire se si gioca con una mentalità più simulativa.
Comunque sia, la presenza di piccole chicche storiche riguardo le auto porta la mente alla modalità Café di Gran Turismo 7. Anche qui veniamo trasportati in una serie di racconti riguardo le auto coinvolte, seppur con maggiore intensità e coinvolgimento. Gran Turismo 7 sfrutta i vari continenti del pianeta per localizzare e contestualizzare determinate gare o auto, regalandone alcune al termine delle macroattività.
La gestione del parco auto non è né arcade, né simulativa, poiché si avvicina quasi a quella gestionale. Per quanto esista una sola concessionaria, essa è divisa per località geografica e brand oltre ad essere presentata in modo molto più preciso e “premium” rispetto a Forza Motorsport. L’acquisto delle migliorie è subordinato a sblocco delle stesse e al pagamento con la stessa valuta utilizzata per le auto, avvicinandosi quindi a come funzionerebbe nel mondo reale.
Non bisogna dimenticarsi inoltre delle Patenti, che già da sole hanno un impatto enorme nella formula della serie Gran Turismo. A prescindere dal fattore nostalgico, esse compongono una sfida sia personale sia contro i propri amici. Meglio non commettere l’errore di pensare che siano ormai inflazionate e appartenenti a un’altra epoca, poiché sono molto utili per comprendere il comportamento di determinate categorie d’auto prima di tuffarsi nell’acquisto. Tra i due, Gran Turismo 7 gode quindi di contenuti più interessanti e convincenti rispetto a Forza Motorsport per quanto riguarda la Carriera.
Una carrozzeria da sogno
Viviamo ormai negli anni del fotorealismo, dove gli stessi produttori di auto utilizzano la CGI per creare materiale informativo e grafico sui propri modelli. Nella tendenza verso la perfezione, vince il gioco che riesce a esprimere meglio il suo potenziale durante le gare e non solo nel menu principale.
Forza Motorsport, come suo solito, permette di girare attorno alle auto e guardare i loro interni per apprezzare il lavoro degli sviluppatori. Si tratta di una chicca appetibile per chi cerca il perfezionismo, oppure anche solo per chi vuole far vedere agli amici la potenza della propria console. Lato gameplay, invece, non ha tutta questa gran valenza. È infatti a 300 km/h che si deve eccellere. Forza Motorsport, sfruttando il carattere di Xbox Series X, riesce a brillare anche senza l’hardware richiesto per la versione PC. Questo grazie all’expertise degli sviluppatori, ma anche alla vicinanza ormai storica col team Xbox.
Per Gran Turismo 7 basterebbe fare copia/incolla di quanto scritto sopra. Della serie “cambiando l’ordine degli addendi, il risultato rimane lo stesso”. Scherzi a parte, anche Gran Turismo 7 eccelle su PS4 Pro, offrendo inoltre una modalità replay sotto steroidi tale da trarre in inganno anche gli occhi più attenti. Non ha quindi senso valutare l’acquisto basandosi solo sulla componente grafica. Entrambi i titoli, misurati sulle rispettive console, raggiungono livelli altissimi. Meglio pensare a qualcosa di più importante, ovvero il gameplay.
Non di soli pixel vive l’uomo
Per quanto nessuno dei due titoli si avvicini alla simulazione quanto i veri software in commercio, entrambi hanno le loro peculiarità volte a dare quell’illusione di realismo in più. Forza Motorsport preme maggiormente sulla fisica e sul comportamento dell’auto nelle varie situazioni di stress, sacrificando l’azione visiva del tutto. Gran Turismo 7 ha escogitato invece alcuni trucchetti surreali per limitare azioni scorrette nella modalità multiplayer, ad esempio rendendo estremamente scivolose le vie di fuga in astroturf o riducendo drasticamente l’accelerazione nell’erba o nella sabbia. Dall’altra parte, il movimento di pneumatici e auto è riprodotto in modo impeccabile.
Forza Motorsport restituisce al volante sensazioni di guida col giusto equilibrio tra simulazione e arcade. Per quanto la risposta su cordoli e superfici non regolari sia leggermente sotto le aspettative, è facile capire il limite di sottosterzo e sovrasterzo. Il risultato è una guida divertente e che riesce a trasmettere bene lo status di usura degli pneumatici o la presenza residua di carburante. Tutto questo non raggiunge ovviamente lo standard di una vera simulazione, ma non va nemmeno ad autoincensarsi per snaturare la linea che Forza Motorsport deve tenere per colpire esattamente la sua fetta di pubblico.
Quando si prende in mano un pad (situazione molto più comune rispetto al setup da guida), si perde come al solito la reattività di un volante e il feedback in grado di dirci se stiamo sterzando troppo o troppo poco. Non è ovviamente un problema legato al gioco, bensì alla periferica utilizzata. Forza Motorsport è infatti un ottimo titolo da giocare sdraiati sul divano con un pad tra le dita. Una gara tira l’altra ed è questo che conta alla fine.
Gran Turismo 7, dal canto suo, si comporta in modo opposto per quanto riguarda l’avvicinamento alla simulazione.
Il suo sottotitolo, “The Real Racing Simulator”, è quanto di più falso possa essere detto riguardo il tipo di guida che offre. Non che l’esperienza sia negativa, ma di sicuro non è simulativa come Assetto Corsa Competizione, iRacing e simili. Oltretutto nemmeno vuole esserlo perché, come per Forza Motorsport, la quasi totalità della sua community usa un pad per giocare. Se solo Gran Turismo 7 non si autofregiasse di un tale titolo applicato, queste critiche non avrebbero più alcun valore.
Il divertimento c’è comunque, ma è subordinato ad alcuni accorgimenti particolari per punire determinati comportamenti nella modalità online. Uscire leggermente dai limiti del tracciato porta a scivoloni surreali sulla parte verde delle vie di fuga, oppure rallenta troppo se si va a tosare erba. Al netto di questo, l’eccessivo stridio per le ruote sottosterzanti toglie parte dell’immersione nella gara, mentre i contatti tra le auto sono come al solito approssimativi, in pieno stile Gran Turismo.
Forza Motorsport è quindi un gradino sopra rispetto a Gran Turismo 7. Nonostante l’esperienza sia leggermente “nascosta” tra le maglie della fisica, invece di essere posta sotto il naso grazie alla realizzazione grafica, l’esperienza di guida è leggermente più simulativa rispetto alla controparte di Sony.
Ok, altre volte è meglio in compagnia
Correre contro la CPU è bello, ma fino a un certo punto. Misurarsi contro altre persone, sperando in duelli corretti, è il vero obiettivo di chi si avvicina alle competizioni motoristiche. Forza Motorsport ha deciso dunque di rinnovarsi, seguendo alcuni accorgimenti ormai noti al competitor principale. Cercare una lobby per inserirsi e tentare la vittoria è un concetto ormai vetusto. Meglio partecipare a piccoli campionati, scalare classifiche, avere una sorta di rank per conoscere il proprio livello effettivo.
Ecco dunque comparire eventi speciali su sottoscrizione (ovviamente gratuita), ranking e modalità di punizione per chi trasgredisce le regole. I nuovi marshal artificiali sono presenti soprattutto nella modalità offline, ma hanno un impatto anche qui. Le loro decisioni non potranno mai essere accurate quanto quelle di un umano, ma permettono di mantenere un buon livello di punizione per chi guida in modo sconsiderato.
Su Gran Turismo 7 si potrebbe aprire invece un dibattito infinito. Il sistema di gestione delle penalità è quasi sempre fallace, tanto da far pensare che l’algoritmo stesso sia implicato in casi di scommesse clandestine, crash-gate e quant’altro. È ancora da qui però che Forza Motorsport prende spunto. La modalità Sport di Gran Turismo 7 ha ormai fatto scuola, permettendo ai giocatori di immedesimarsi in triplette di piccoli eventi, oltre a campionati veri e propri dove accrescere la propria fama.
Il contenuto, in entrambi i giochi, non manca. La scelta dovrebbe quindi cadere piuttosto sulla quantità di amici che hanno a loro volta Forza Motorsport o Gran Turismo, o ancora sul tipo di setup da guida che si possiede. Ha poco senso invece fissarsi sulla qualità media dei giocatori: chiunque voglia entrare in Forza Motorsport o Gran Turismo sperando di trovare piloti con una testa sulle spalle sbaglia in principio. La maggior parte dei giocatori non ci pensa due volte ad attivare la modalità autoscontro per compensare la mancanza di abilità, mandando su tutte le furie chi invece cerca sana competizione. Ancora una volta, quindi, astenersi aspiranti professionisti.
Considerazioni finali
Forza Motorsport e Gran Turismo 7 sono gli esponenti di spicco sulle loro relative console e regalano esperienze di gioco molto simili in fin dei conti. Se si possiede o una Xbox Series X o una PS5, non ha quindi alcun senso cambiare completamente sponda per un singolo gioco. Se invece non si possiede alcuna console, la questione cambia.
Innanzitutto, Forza Motorsport è un titolo ottenibile anche senza acquisto grazie a Game Pass. Acquistando una Xbox Series X, con tanto di abbonamento Game Pass Ultimate, si ottiene accesso al gioco e a una moltitudine di titoli diversi, oltre a quelli “first party” che arriveranno in futuro. Gran Turismo 7 non è invece incluso in alcun piano a pagamento di Sony, il che porta obbligatoriamente all’acquisto. Per quanto la sua leggenda rimanga, si tratta di un gioco uscito prima di Forza Motorsport e colpito in passato da qualche critica, oltre ad essere stato dimenticato dalla FIA stessa in favore di Assetto Corsa Competizione.
La scelta tra uno e l’altro rimane dunque subordinata al tipo di console posseduta o bramata, oltre alle preferenze di eventuali amici. L’esperienza di gioco leggermente più raffinata e ordinata di Gran Turismo 7 si confronta con la guida più simulativa e accessibile (grazie a Game Pass) di Forza Motorsport. Quale sarà l’aspetto principale che guiderà la vostra decisione?