Da quanto tempo stavamo aspettando un nuovo Forza Motorsport? Sembra quasi incredibile che sia già arrivato il momento di giocarlo dopo aver assistito ad annuncio e primi trailer. Ora è qui per completare l’offerta di Xbox e affiancare Forza Horizon, permettendo quindi ai giocatori di scegliere verso quale sfumatura di racing sbilanciarsi: simulazione o arcade? Oppure… perché non entrambe? Scopriamolo in questa nostra recensione di Forza Motorsport.
Le novità in pista
La smania degli ultimi anni è quella di buttarsi subito nella modalità multiplayer, bypassando completamente l’esperienza in solitaria. Per fortuna, Forza Motorsport resta salda a qualche aspetto granitico dei giochi racing, ovvero una Carriera lunga e ricca di sfumature. L’intera struttura della Carriera ruota attorno a una serie di piccoli campionati creati appositamente per due motivi: permettere al giocare di provare auto di ogni tipo e accumulare crediti necessari all’acquisto delle stesse. Questo perché, contrariamente al funzionamento classico, le modifiche prestazionali seguono una logica diversa, basata sull’utilizzo stesso di ogni auto durante le gare.
Più si corre con un’auto, più essa sale di livello, sbloccando migliorie che non si possono però montare tutte in una volta. In questo modo la progressione è lenta e ragionata, piuttosto che immediata come si potrebbe vedere in Forza Horizon. La filosofia del “tutto subito” non esiste quindi in Forza Motorsport, visto che ogni microcampionato va completato prima di passare a quello successivo. Essendo ognuno costruito attorno a un segmento specifico di auto, oppure a una classe comune, Forza Motorsport ne approfitta per raccontare un po’ di storia dietro il mondo di automotive e sport motoristici.
Il tentativo è chiaramente quello di proporre qualcosa di simile al cafè di Gran Turismo 7, ma il risultato finale non è di pari qualità. Ho apprezzato invece la quasi totale assenza di modelli regalati dal gioco, ad esclusione di quelli inclusi nei pacchetti speciali iniziali e in quello per Game Pass. Tutto va acquistato coi crediti guadagnati correndo, com’è giusto che sia. Ma come si diventa più ricchi in modo veloce? Facile, impostando una modalità difficile.
Forza Motorsport permette di scalare la difficoltà in qualsiasi momento, giocando inoltre su un meccanismo rischio/ricompensa prima di ogni gara. Non esiste qualifica nella Carriera: in ogni gara viene concesso di decidere la posizione di partenza, con conseguente premio economico dinamico. Se l’obiettivo principale è arrivare sul podio, partire volutamente dalle retrovie porta a bonus migliori. Anche disattivare gli assist, aumentare la difficoltà degli avversari e inasprire le regole del Galateo diventa remunerativo fin da subito. Ho apprezzato molto questa possibilità, poiché rende sensato anche il solo partecipare a gare molto difficili. Arrivare primo è sempre bello, ma anche intraprendere duelli al cardiopalma pur senza vincere lo è.
Questo potrebbe cambiare quando verranno popolate le stanze online, per ora semideserte. Vista l’esigua quantità di giocatori prima del lancio, non mi è stato possibile testare lobby e quant’altro. La struttura è però molto chiara e ancora una volta vicina a quella di Gran Turismo 7/Sport. Gli eventi a rotazione permettono infatti di avere gare sempre diverse con turni di qualifica e orari fissi entro cui iscriversi. Nelle prossime settimane sarà interessante capire il livello medio dell’utenza e la quantità di schianti in curva 1, motivo per cui preferisco parlarne prossimamente.
Non il solito simulatore
Volante alla mano, ecco la vera anima di Forza Motorsport. Ammetto di aver storto un po’ il naso nello scoprire che la simulazione che cercavo non era propriamente lì davanti a me. Forza Motorsport, forse per il fatto di voler convincere il maggior numero di persone possibile, non è da mettere in paragone coi simulatori spinti che ormai spadroneggiano sul mercato più di nicchia. Chi proviene quindi da Assetto Corsa Competizione, iRacing e simili non deve quindi illudersi di trovare un prodotto paritario in Forza Motorsport.
Banalmente, la guida in Forza non è punitiva quanto può essere nei titoli sopracitati e forse, a questo punto, nemmeno vuole esserlo. Non è quindi un caso se il primo trailer di Forza Motorsport fosse così incentrato sulla qualità grafica piuttosto che su quella fisica. Anche solo riguardando quei video, uniti agli spezzoni introduttivi nel gioco stesso, capisco ora che la mia idea originale non aveva proprio modo di esistere.
Per quanto Forza Motorsport voglia giustamente dare un senso alla presenza di assetti, temperatura delle gomme, ammortizzatori, danni e quant’altro, nulla di tutto ciò è da confondere con una ricerca della simulazione pura. Nel momento in cui si accetta questo compromesso, Forza Motorsport prende finalmente vita e dimostra di essere un buon titolo racing arrivato a coprire una voragine nell’offerta di Xbox. Occorre prenderlo esattamente come arriva, in qualità di titolo simcade godibile con un volante e molto divertente con un pad in mano. Anche perché, diciamocela tutta, la quasi totalità della sua community non userà volante e pedaliera per giocarci.
Il lato grafico
Nonostante abbia, quindi, provato il lato di guida “vera” su PC, per via di limiti tecnici del mio setup, ho voluto testare il tutto anche sulla mia Xbox Series S. Purtroppo il colpo d’occhio non è dei migliori, soprattutto in modalità Performance. I 60 fps sono estremamente importanti nei giochi di guida, con un compromesso grafico in tema di texture, opacità, ombre e riflessi che portano Forza Motorsport a confrontarsi con altri titoli ormai usciti da anni. Si vede che la console è troppo concentrata sulla fisica per dare gas alla qualità grafica.
Alcuni di questi problemi si risolvono in modalità Qualità, ma perdendo il framerate più fluido. Come detto prima, 30 fps sono troppo pochi. Tornato su PC la situazione cambia drasticamente. Le auto sono ricreate in modo spettacolare e possono essere esplorate in lungo e in largo come al solito. Forza Motorsport punta molto sull’esperienza “showroom”, dove è possibile girare attorno all’auto per visionarla come se si trovasse proprio davanti a noi. È un effetto wow che ha funzionato tempo fa per funzionare anche ora.
Tornando alla guida e spingendo al massimo si possono notare alcune imperfezioni nel caricamento delle texture, oppure nella gestione delle ombre ambientali. Nonostante il PC non abbia una configurazione adatta a gestire la grafica Ultra, ho provato a spingere al massimo alcune impostazioni a turno per verificare. Purtroppo, solo aggiornamenti post-lancio potranno risolvere. Il lato positivo è che qualcosa è già stato fatto dagli sviluppatori proprio in fase di recensione per preparare il tutto al lancio.
Al netto di tutto ciò manca però quel qualcosa in grado di far fare il vero salto alla serie. Sono passati tanti anni dall’ultimo Forza Motorsport eppure, escludendo le ovvie qualità grafiche migliorate rispetto al passato, non c’è nulla a livello contenutistico o tecnico che renda memorabile questo capitolo. È un peccato da questo punto di vista, perché le aspettative erano veramente alte. Ciò non rende Forza Motorsport meno divertente di quanto sia, ma basta giocarlo anche solo qualche ora per capire che manca proprio… qualcosa.
Chi è il pubblico di riferimento?
A chi si rivolge, dunque, questo Forza Motorsport? Decisamente non per i fan della sola simulazione spinta, che probabilmente nemmeno contemplavano l’utilizzo di una Xbox per collegarci il proprio setup di guida. Loro possono usufruire di Assetto Corsa Competizione e iRacing per sentirsi parte del vero motorsport.
È però un’ottima alternativa per rilassarsi dopo aver passato ore con la sola voglia di competere ed essere veloci. Pad in mano e natiche sul divano, ed ecco che Forza Motorsport diventa quel titolo racing che mancava da tempo nell’offerta di Xbox. Questo lo rende appetibile alla maggior parte dei giocatori, mettendolo quasi al fianco del fratello Forza Horizon.
Questo non significa che la parte competitiva sia perduta. Ogni racing con un certo quantitativo di giocatori ha la sua controparte eSport. F1 23 e simili non sono simulatori puri, ma nonostante questo attirano piloti in grado di spingere al massimo l’acceleratore e affiatare gli spettatori di Twitch. Se Forza Motorsport mira alla stessa cosa, Xbox deve metterlo subito in chiaro e cominciare il prima possibile a sondare il terreno.
VERSIONE TESTATA: PC
Forza Motorsport rappresenta un giusto compromesso simcade per il mondo Xbox, con auto visivamente impeccabili ed una grafica che, in generale, non eccelle. Tra le modalità a disposizione, sul podio si piazza la Carriera che porta a provare veramente di tutto. Al netto di quanto constatato, si poteva osare decisamente di più. Nella versione PC, quella oggetto di test più approfonditi, siamo stati testimoni di qualche traballio tecnico su PC (risolvibile con opportune e future patch)
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Voto Game-Experience