Stando a quanto affermato dallo scrittore e sceneggiatore Gary Whitta (Rogue One: A Star Wars Story, Codice Genesi) in un intervista con la giornalista Alanah Pearce, Square Enix avrebbe rivisitato completamente la bozza iniziale della trama del videogioco action-RPG Forspoken. L’azienda avrebbe effettuato un reboot della storia nel bel mezzo del suo sviluppo, portandola in una direzione completamente diversa da quella intesa originariamente.
Nei titoli di coda, Whitta è accreditato come creatore dell'”Original Concept” del gioco, a cui non ha più potuto lavorare a seguito del reboot effettuato da Square Enix, la quale lo avrebbe contattato “cinque o sei anni fa” per elaborare, a partire da una piccola idea proposta dalla software house, il mondo, la mitologia e la storia di Forspoken.
Square Enix aveva apprezzato le idee dello scrittore e aveva poi chiesto a Whitta di creare un team di scrittori con cui approfondire l’idea. La squadra era già al lavoro su vari aspetti della lore e delle meccaniche del gioco, tra cui il funzionamento del sistema magico, quando l’azienda l’avrebbe contattata, di punto in bianco, annunciando un cambio di direzione.
Secondo le idee di Square Enix, la trama avrebbe dovuto incentrarsi su “una ragazza del mondo reale che viene risucchiata in questo universo fantasy”, un concept completamente diverso da quello progettato da Whitta. Tuttavia, gli scrittori erano ormai occupati con altri lavori e non potevano prendersi l’impegno di ricominciare da capo la storia di un intero videogioco.
Il team originale abbandonò, quindi, il progetto. Dopo Whitta, altri scrittori presero in mano Forspoken, tra cui anche Amy Hennig e Todd Stashwick, ma, stando alle parole dell’ideatore originale, l’unica sua idea rimasta all’interno del gioco completo è il nome dell’ambientazione: Athia.
Considerate le vendite deludenti che hanno portato a un violento calo del prezzo del titolo e la valanga di recensioni negative ricevute, non possiamo non chiederci cosa sarebbe potuto essere, Forspoken, se fosse rimasto nelle mani di Gary Whitta.
Qui sotto potete trovare l’intervista completa.