Negli ultimi anni, il genere isekai ha avuto un’impennata di popolarità tra i lettori. Anche Forspoken non fa eccezione con la sua storia votata all’azione, al parkour e al fantasy: scoprite con noi quali anime e serie TV di genere Isekai da guardare mentre attendiamo l’opera di Luminous Productions edita da Square Enix con questo speciale Game&Watch.
Cos’è un’Isekai?
Iniziamo con lo spiegare brevemente cos’è un “Isekai” ai meno esperti: l’isekai è un’opera di narrativa di derivazione giapponese, più comunemente associata a manga, anime e light novel, in cui il personaggio principale o il protagonista si trasferisce – o più comunemente viene trasportato – in un’altra realtà che può essere simile o completamente diversa dal nostro mondo. Questo permette un certo grado di interazione con altri generi, come il romance, il fantasy e l’avventura.
Molti videogiochi si affidano a questa dinamica, come Persona 5 Royal, in particolare Forspoken è una narrazione in forma isekai. Per mescolare le cose e tenere i lettori sulle spine inoltre, molti autori aggiungono un tocco di freschezza includendo persone che sono state traslate alla nascita: protagonisti nati nel mondo già in possesso di conoscenze e capacità speciali che danno loro un vantaggio nelle strane terre in cui si trovano. Questi personaggi possono portare sorprese inaspettate nel corso della narrazione, stravolgendo certi standard consolidati e creando relazioni e interazioni significative con coloro che incontrano.
Forspoken, gli isekai e le origini del genere
Sebbene sia difficile individuare l’origine precisa di questo genere, dal momento che i racconti di viaggi ultraterreni o interdimensionali esistono da secoli in tutti i continenti, in Oriente e nella fattispecie in Giappone le storie Isekai sono state raccontate fin dal periodo Edo, quando la letteratura fantastica iniziò a prendere piede tra gli scrittori. Queste prime narrazioni presentavano personaggi trasportati in vari altri regni dai tengu o da poteri soprannaturali e spesso trattavano temi di moralità e redenzione.
Solo alla fine del 19° secolo, quando gli autori iniziarono a esplorare mondi alternativi in modo più fantascientifico, nacque l’isekai come lo conosciamo oggi. Recenti teorie ne attribuiscono lo sviluppo alle opere dei primi anni del 20° secolo di autori come Edogawa Ranpo, Jun’ichiro Tanizaki e Kenji Miyazawa. La popolarità di queste storie ha spinto i progettisti di videogiochi degli anni ’90 e degli anni duemila a creare videogiochi di ruolo che sfruttassero il fascino di questi mondi alternativi. Questo ha dato origine al moderno formato isekai che si trova oggi negli anime, nelle light novel e nei manga.
Il potenziale di ciò che può essere fatto all’interno del genere isekai per sovvertire le aspettative e creare nuovi concetti emozionanti, il tutto attraverso l’uso intelligente di protagonisti e comprimari. Spesso opere dal tono umoristico e leggero, gli isekai sono storie fantastiche se si è alla ricerca di qualcosa di divertente ed emozionante in cui perdersi e sembra che Forspoken, nuovo titolo di azione e avventura creato dagli sviluppatori di Luminous Productions su cui ci sono stati molti video-approfondimenti in questi giorni, possa offrire lo stesso livello di intrattenimento.
I giocatori di Forspoken difatti si caleranno nei panni di Ryse Skark, un’anima divina potente e determinata trasportata in un mondo sconosciuto, insidioso ed imprevedibile. Ryse dovrà scoprire cosa è successo alla sua famiglia e affrontare i responsabili della loro scomparsa, mentre ai giocatori verrà dato il compito di combinare parkour e attacchi in ambienti visivamente ricchi.
Exception
Exception è il nuovissimo anime originale di Netflix, originato dall’incontro di grandi nomi come quelli di Otsuichi alla sceneggiatura, Ryuichi Sakamoto alle musiche, Yoshitaka Amano (disegnatore della celebre serie di Final Fantasy, tra cui rientra anche il “quasi” annunciato Final Fantasy 9 Remake) al character design. Exception, diretto da Yuzo Sato, fa riflettere sullo scopo dell’umanità e fa spettacolo con un’ottimo doppiaggio inglese (purtroppo sono disponibili solo i sottotitoli nella nostra lingua).
Con Nolan North e Chikahiro Kobayashi nei panni di Lewis, Robbie Daymond e Takahiro Sakurai nei panni di Mack, Ali Hillis e Yuko Kaida nei panni di Nina, Eugene Byrd e Takanori Hoshino nei panni di Oscar, e Nadine Nicole e Atsumi Tanezaki nei panni di Patty, Exception è un thriller horror fantascientifico che parla della storia per nulla tranquilla di un equipaggio “umano” creato tramite la stampa 3D che viene spedito nello spazio alla ricerca di un pianeta che sia adatto alla terraformazione.
Le copie stampate dell’equipaggio sono state fornite per adibire il pianeta prescelto a questo scopo, tuttavia gli originali si trovano in viaggio su una nave trasporto distante un centinaio di anni dal loro punto di arrivo, in criosonno, il chè ne fa un isekai a tutti gli effetti. Mentre l’equipaggio prepara le procedure base, un malfunzionamento del sistema provoca la deformazione di uno dei membri dell’equipaggio, e da lì in poi la serie si avvia con un ritmo sempre più serrato.
Con la sua grafica mozzafiato, le sue intense sequenze d’azione e la sua profondità emotiva, Exception vi catturerà sicuramente il cuore mentre fate il tifo per i nostri eroi nella loro missione di salvare l’umanità. L’eccezionale stile di animazione utilizzato in Exception, merito del character design di Yoshitaka Amano, contribuisce a far risaltare la narrazione avvincente e gli elementi horror. Ogni episodio si basa sulla tensione creata dagli eventi precedenti e fa in modo che gli spettatori non indovinino mai cosa li aspetta.
Inoltre, i personaggi sono caratterizzati notevolmente, sia graficamente che psicologicamente, facendoli sembrare persone reali con le quali possiamo simpatizzare o addirittura relazionarci in qualche modo. La serie offre anche molte scene d’azione emozionanti che aumentano ulteriormente il dramma e tengono gli spettatori incollati fino alla sua scioccante conclusione. Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso dal tipico Isekai (pur restando nel genere), allora vale sicuramente la pena di dare un’occhiata a questa serie!
Alice in Borderlands
Alice in Borderland non è certo il primo drama giapponese o coreano prodotto da Netflix, ma questa serie risulta molto più ambiziosa e dalla grande portata. Basato sull’omonimo manga di Haro Aso, Alice in Borderland vede come ambiente una moderna Tokyo e ha per protagonista Ryohei Arisu, un teenager amante dei videogiochi che trascorre molto del suo tempo nella camera oppure fuori, a girovagare con gli amici senza una meta vera e propria, generalmente a Shibuya.
Arisu è un ragazzo normale, certo molto sveglio, ma senza particolari speranze o desideri, e soprattutto si sente intrappolato: non riesce a guardare al futuro ed il suo presente è mondano, monotono. Arisu è desideroso di eccitazione e cambiamento, com’è giusto per la sua età. Il trio di amici ad un certo punto viene colto in uno scontro con la polizia sul più grande e famoso passaggio pedonale di Shibuya, quindi Arisu ed i suoi si danno alla fuga dentro la stazione.
Dopo che le luci si spengono, il silenzio cala ed i nostri si ritrovano in una nuova Tokyo deserta (o è quello che pensano all’inizio), un silenzioso universo parallelo pieno di giochi mortali pronti a vederli come partecipanti. Coloro che sono rimasti in città sono “i giocatori” che devono partecipare alle varie sfide intorno a Tokyo per guadagnare le tipiche carte da gioco con numeri e figure che corrispondono a visti per la permanenza. Più alto è il numero della sfida a cui partecipano, più difficile è il gioco, ma anche più giorni di permanenza possiedono. L’esaurimento dei giorni comporta la morte diretta, quindi Arisu ei suoi amici devono concorrere con gli altri sopravvissuti per avere qualche speranza di sopravvivenza.
Overlord
Overlord è una popolare serie anime che segue le avventure di un personaggio potente e misterioso noto come Momonga. Momonga, che in passato era un umano, si ritrova in uno strano mondo virtuale con i ricordi della sua vita precedente, ma in un corpo diverso. Scopre che il mondo in cui si trova è un MMORPG a cui giocava, chiamato Yggdrasil, ma ora tutti i suoi abitanti sono stati sostituiti da PNG. Non avendo nessun altro a cui rivolgersi per avere una guida e sentendosi impotente di fronte al potere di questo nuovo mondo, Momonga decide di prendere il controllo e diventare il suo sovrano.
Grazie ai poteri acquisiti con l’esperienza di Yggdrasil, Momonga inizia a costruire un fedele esercito di seguaci che lo aiutino a difendere il suo regno di Signore Supremo da chiunque voglia sfidarlo. Il suo esercito è composto da vari mostri, come draghi, golem e creature non-morte, che egli arruola con la promessa di fedeltà e protezione.
La storia segue il viaggio di Momonga mentre affronta vari nemici, tra cui umani e altri giocatori che si oppongono a lui, oltre ad altri potenti esseri soprannaturali. Lungo il cammino, Momonga si allea con molti potenziali amici, ma si fa anche numerosi nemici a causa del suo stile tirannico di governo. Mentre la tensione sale tra chi gli è fedele e chi gli si oppone, Momonga riuscirà a mantenere l’ordine in questo nuovo regno virtuale o il caos lo consumerà? Nel corso della storia di Overlord vediamo entrambi i lati del conflitto di Momonga, che deve scegliere tra la lealtà e la malvagità – qualcosa da cui nemmeno la morte può separarlo – e lo vediamo fare scelte difficili su come servire al meglio gli interessi del suo regno, mentre viene trascinato in situazioni che sfuggono al suo controllo.
È una corsa emozionante, piena di personaggi interessanti con motivazioni diverse e un’immensa posta in gioco che tiene gli spettatori sulle spine fino alla fine, quando solo una delle due parti può uscire vittoriosa. Difatti, affinché il piano finale di Momonga abbia successo, egli deve dimostrare di essere abbastanza forte non solo fisicamente attraverso il combattimento, ma anche mentalmente, superando gli avversari che si trovano sul suo cammino. Per questo motivo, ogni episodio ci presenta sfide diverse che devono essere superate se vogliamo che il nostro eroe raggiunga la vittoria: ogni nuova sfida porta con sé ulteriori dettagli sia sul passato del nostro protagonista prima di arrivare a Yggdrasil, sia sulle storie di coloro che lo circondano, che arricchiscono notevolmente la narrazione complessiva rendendola ancora più piacevole di prima.
Conclusioni
Gli Isekai, anche se possono essere ripetitivi e banali, non devono esserlo per forza. Forspoken è un ottimo esempio di isekai che potrebbe addirittura andare in controtendenza. È un gioco che sembra offrire una narrazione avvincente. Potrebbe sfidare le aspettative degli isekai tradizionali offrendo ai suoi giocatori più di una semplice avventura, dando loro un’esperienza unica e incantevole, diversa da qualsiasi altro gioco in circolazione. Se siete rimasti incantati dai cinematic trailer e dalle demo di Forspoken, provate a viaggiare in questo mondo magico con i titoli che vi abbiamo consigliato: scoprirete mondi che vi porteranno davvero oltre la nostra realtà e vi faranno sognare.