Il team di sviluppo milanese 3DClouds non è estraneo al mondo dei corsistici. Anzi, si potrebbe dire che dal 2016 a oggi ci hanno fatto il callo con i videogiochi racing arcade. Ricordiamo ad esempio Paw Patrol Grand Prix, Gigantosaurus: Dino Kart e Hot Wheels Monster Trucks: Stunt Mayhem. Tutti legati a IP diverse, preparati per altri publisher. Unica eccezione? Xenon Racer, progetto futuristico un po’ più realistico ma imperfetto. Ad aggiungersi alla lista di titoli sviluppati e pubblicati in casa, ora, si aggiunge Formula Legends.
Sin dall’ultima Steam Next Fest, questo gioco tributo alla storia delle monoposto dagli anni ’60 a oggi ha saputo attirare l’attenzione dei fan del genere. Un’idea semplice ma mai approfondita prima, che non esagera in contenuti ed estetica ma racchiude una ragion d’essere ben chiara: celebrare l’evoluzione della dimensione Formula tra bolidi e tracciati, attraversando vari decenni del motorsport. Scoprite come lo fa esattamente nella recensione di Formula Legends.
La struttura di Formula Legends
Come già detto, il gioco rappresenta un vero e proprio viaggio negli ultimi 65 anni della Formula 1, senza licenze ma con chiari riferimenti. 16 monoposto uniche giocabili, ciascuna con 7 livree per un totale di 112 versioni – da sbloccare raggiungendo determinati obiettivi nella modalità Storia. Poi, 14 circuiti ispirati a luoghi storici, con varianti che mostrano il loro cambiamento negli anni del motorsport, fino a oggi. E i piloti? Immaginari, ma chiaramente ispirati. Tipo Dave Coulthsoft (David Coulthard), Batteri Voltas (Valtteri Bottas), Chuck Morris (Lando Norris) e Nicholas Goatifi (Nicholas Latifi).
Ironia, meme e celebrazione si fondono poi su varie modalità, in primis la Storia. Attraverso essa si ripercorrono tutte le ere del motorsport competendo in campionati brevi ma pensati per riassumere perfettamente il feeling delle epoche differenti, anche nel design dell’interfaccia e nell’estetica delle gare. Naturalmente, anche nella tecnica: Formula Legends, infatti, rende le corse più dinamiche con la possibilità di scegliere le gomme giuste ed effettuare i pit-stop con un minigioco, fornendo poi un meteo variabile che introduce un aspetto più strategico a ogni gara.
Ad accentuare la natura arcade e lo spirito diabolico delle monoposto è la modalità Time Attack, con graduatorie globali che spingono a una sfida continua su ogni tracciato per chi ama la competitività. Infine, si possono anche svolgere gare singole o campionati con regole personalizzate, mentre la Showroom consente di guardare più da vicino tutte le monoposto in una modalità più fotografica.
Il gameplay: arcade al punto giusto
Questo amalgama sorride sì agli amanti della Formula 1, ma anche ai giocatori più piccoli con il gameplay. Anzi, forse è proprio adatto a chi vuole approcciarsi ai corsistici essendo alle prime armi. Seguendo, del resto, anche lo storico del catalogo firmato 3DClouds.
Formula Legends è essenziale in tutto e per tutto, compreso il modello di guida. Le vetture sono tanto veloci e, nella maggior parte dei tracciati, un giro si completa in meno di un minuto e staccando raramente il piede dall’acceleratore. Un veterano potrebbe trovare la difficoltà leggermente bassa anche ai livelli più elevati, mentre un piccolo pilota si troverà dinanzi a una buona sfida. I controlli, infatti, saranno pure semplici ma richiedono buoni riflessi e prontezza nella loro gestione. Specialmente se si rimuovono gli aiuti di gara, come il controllo trazione e il sistema antibloccaggio.
A cambiare la formula dall’arcade al semi-simulativo sono altri aspetti, come le collisioni, i danni, l’usura delle gomme e il consumo di carburante. Piccoli dettagli che cambiano l’assetto di ogni corsa e che mostrano il loro impatto soprattutto alla luce dell’IA. Le vetture avversarie avranno sempre la meglio su ogni scontro, il che è un problema tecnico da sistemare in quanto alcune collisioni, così, risultano davvero innaturali e penalizzano troppo. D’altro canto, però, nella build a cui abbiamo accesso si notano altre problematiche. In particolare, la CPU non sceglie le gomme giuste in caso di pioggia, dando un vantaggio automatico al giocatore.
In poche parole, a parità di difficoltà le gare diventano sbilanciate a nostro favore se gli elementi di strategia di gara da considerare aumentano. Spiacevole per chi ha più esperienza, forse motivante per chi deve ancora raggiungere l’età per fare la patente. Ciononostante, l’idea di velocità in Formula Legends è più che evidente e potenzia l’esperienza nella sua modesta natura, a ogni livello di abilità.
Formula semplice, elegante, valida
L’essenzialità già trattata si riflette anche nei menù e nell’estetica. Graficamente ricorda molto titoli come Circuit Superstars e Karting Superstars, sviluppati da Original Fire Games. In Formula Legends c’è un tocco leggermente meno cartoon e più celebrativo, dato anche il cambio di UI in base all’era scelta per le monoposto. Generalmente, mantiene comunque una natura caricaturale. Come i nomi dei piloti, anche le vetture hanno un aspetto goffo sia nel design che negli sponsor. Riprendono quelli reali, ma con un pizzico di ilarità che non stona affatto.
Il meteo dinamico ha un effetto strano e problematico sulle corse. Appena il gioco registra il cambio alla pioggia o al sereno/nuvoloso, alcuni suoni delle vetture – la cui qualità è abbastanza buona – scompaiono e tutto ciò che si trova attorno al circuito perde smalto, come se dovesse renderizzarsi nuovamente. Un effetto che rimane per tutto il resto della gara e che toglie tutta l’immersione.
Sperando nella risoluzione di questi bug, si può comunque riassumere Formula Legends con la parola “semplicità”. Un concetto reso evidente per tutta questa recensione, sinonimo di una mancanza di pretese ma di una piacevolezza innata del pacchetto ludico. A nostro avviso potevano esserci alcuni tracciati in più, data proprio la mancanza di licenze. Resta pur sempre una mancanza minima, che non rientra nelle criticità viste poco fa.
La recensione in breve
Formula Legends ha alcuni difetti e, forse, poteva anche avere qualche contenuto in più. Il pacchetto così proposto dal team italiano resta tuttavia ben confezionato nell’insieme e offre un tuffo tra le leggende delle monoposto con una buona qualità nel gameplay, un’elevata accessibilità e una gradevole ironia che risolve la mancanza di licenze, un problema che così non si fa sentire affatto. In breve, una love letter che si rivela un successo compatto.
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Voto Game-eXperience